Tecla Boccardo (Uil): “Enti Locali a rischio il personale della Polizia Provinciale e dei Centri per l’Impiego”

Tecla Boccardo
Tecla Boccardo, segretario regionale della Uil

“Un ulteriore mannaia sulle Province, che questa volta ha colpito il personale della Polizia Provinciale e dei Centri per l’impiego. Il Consiglio dei Ministri, infatti, ha approvato il Decreto Legge sugli Enti Locali, inserendo una serie di nuove indicazioni che per nulla ci soddisfano e che mettono a repentaglio centinaia di lavoratori, oltre che la competenza e la professionalità di figure essenziali per alcuni settori particolarmente critici, sopratutto nella nostra regione”: ad affermarlo il segretario regionale, Tecla Boccardo.

“Il testo in questione – prosegue la nota stampa – prevede il trasferimento del personale della Polizia Provinciale presso i Comuni e la riallocazione delle competenze sulla gestione dei Centri dell’impiego alle Regioni, il tutto attraverso soluzioni transitorie e senza prevedere risorse adeguate a sostegno dei nuovi soggetti chiamati ad assorbire quel personale.

Se non si apporranno rimedi ed aggiustamenti, dunque, si rischia lo smantellamento vero e proprio delle attività sino ad oggi in capo ai corpi di Polizia Provinciale, creando un importante vuoto sulle particolari funzioni esercitate, in ambito di gestione del territorio e tutela ambientale in Molise. Per quanto attiene invece i Centri per l’Impiego, si rischierebbe addirittura la loro chiusura, a causa dell’impossibilità per le Regioni di farsi carico degli ingenti costi ed il Molise è una delle poche Regioni in Italia in cui è stato già raggiunto un lodevole accordo tra Province, Regione e Organizzazioni Sindacali che mette in sicurezza il personale in “esubero” impiegato nelle funzioni delegate. Questa novità, invece, crea un ulteriore complicazione e riapre la discussione.

UIL, CGIL e CISL, comunque, a livello nazionale – conclude Tecla Boccardo – si sono immediatamente attivate considerato il forte impatto che i lavoratori di questi settori hanno sul tessuto sociale e produttivo. E proprio per manifestare il dissenso e le preoccupazioni dei circa 10.000 lavoratori italiani interessati da queste manovre, unitariamente, si sta organizzando per il prossimo 25 giugno un presidio che si svolgerà nei pressi del Parlamento, con l’obiettivo di incidere sul dibattito in aula nell’ambito dell’iter parlamentare che porterà alla conversione in legge del decreto e che vedrà certo la presenza anche la UIL Molise”.

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