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Regionali e Politiche, le strategie dei ‘big’: tutti o quasi pronti al passo indietro per l’unità. Le coalizioni cercano nuovi equilibri

La Giunta regionale e l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Molise
La Giunta regionale e l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Molise

Sono iniziate le strategie, che condurranno la classe politica molisana alle elezioni Regionali e Politiche. Quasi tutti i leader stanno definendo le proprie posizioni, o meglio stanno lanciando il guanto di sfida agli oppositori politici.

All’indomani delle festività natalizie è stato il senatore Roberto Ruta a dirsi “pronto a non candidarsi al Parlamento e alle Regione Molise”, dicendosi “pronto a tornare a insegnare a scuola a Bojano”. Un passo indietro da parte di colui che ha fondato l’Ulivo 2.0, la coalizione che si colloca a sinistra, alternativi al Partito Democratico, “per ritrovare l’unità della coalizione di centrosinistra”.

A ruota, il consigliere regionale Antonio Federico, che nel 2013 guidò la lista del Movimento 5 Stelle, come candidato alla carica di governatore. Anche l’esponente pentastellato si dice pronto a un passo indietro alle elezioni regionali, guardando, in questo caso, a Roma.

“Negli ultimi giorni – ha scritto il consigliere regionale Antonio Federico in una nota – ho riflettuto a lungo sul lavoro svolto in questi anni in Regione. Un lavoro incredibile perché nato dal nulla, senza soldi ma con tante idee; un lavoro che in sette anni ci ha portato ad esprimere portavoce eletti sia in Regione che nei principali Comuni molisani”.

“In vista delle imminenti elezioni Politiche – prosegue Antonio Federicoil MoVimento 5 Stelle si prepara a dare la spallata decisiva ad un sistema che ha generato inciuci trasversali, consolidato conflitti di interesse, conservato privilegi e poltrone. Un sistema che va combattuto a viso aperto, con convinzione, preparazione, studio e con un programma che sia faro per tutte le scelte.  Ho deciso di mettere a disposizione di tutti la mia esperienza per contribuire a dare questa spallata che arriverà con forza proprio dal Sud dell’Italia: sono pronto – l’annuncio dell’inquilino di Palazzo D’Aimmo a dare la disponibilità per una candidatura alla Camera dei Deputati per le Politiche del 2018”.

“Per me – spiega Federicoè solo un modo naturale di contribuire alla crescita del MoVimento 5 Stelle Molise e della nostra terra connettendo in maniera diretta la nostra regione con la prima forza politica in Parlamento. Il MoVimento 5 Stelle non può e non vuole riconoscersi solo nelle persone e nei loro nomi, ma nelle idee che portano avanti. Idee fatte di condivisione e partecipazione”.

Il governatore uscente Paolo di Laura Frattura ancora non si esprime ufficialmente, anche se sarebbe pronto anche alle Primarie, pur di ribadire la propria leadership, nonostante secondo lo statuto del Partito Democratico il Presidente uscente non debba passare per questo strumento di democrazia partecipativa ‘di coalizione’. Frattura, già candidato alla carica di governatore nel 2011 e nel 2013, starebbe lavorando con la propria maggioranza per organizzare la coalizione con la quale correre alle prossime elezioni regionali.

Nessun passo indietro, invece, per l’ex governatore Michele Iorio, già candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale del Molise nel 2000, 2001, 2006, 2011 e 2013. Iorio si dice pronto a guidare ancora una volta una coalizione di centrodestra, ma anche in questo caso non c’è unità di intenti, in quanto c’è il gruppo di movimenti civici, che avrebbe individuato nel giudice Di Giacomo il proprio leader.

In questo quadro, comunque, c’è da tener conto della posizione del gruppo facente capo all’eurodeputato Aldo Patriciello. Durante la conferenza di fine anno della Presidenza del Consiglio regionale, Vincenzo Cotugno ha elogiato “il grande lavoro svolto dal governatore Frattura dal punto di vista del riordino del bilancio, economico e istituzionale”.

“Siamo stati parte di una coalizione con forze di sinistra e moderate – ha rimarcato CotugnoAlla fine, però, la sinistra ha provato a isolarci, ma noi siamo rimasti al nostro posto per il patto sottoscritto nel 2013”. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è al duo Ruta e Leva, che da tempo hanno preso le distanze da Rialzati Molise.

Parole che pesano come un macigno nell’economia degli equilibri politici, che a breve dovranno delinearsi, soprattutto in caso di conferma delle elezioni per domenica 4 marzo 2018, ovvero tra poco più di 60 giorni.

Redazione

CBlive

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