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Dichiarazione di voto ratifica della convenzione di Faro

Testamento (M5S): ratifica della Convenzione significa promuovere dialogo fra culture differenti. Conoscenza del patrimonio culturale elemento irrinunciabile di crescita interiore.

“Ratificare la Convenzione di Faro significa promuovere il confronto, il dialogo e la conoscenza reciproca fra culture differenti, elementi imprescindibili per la costruzione di una società realmente pacifica e democratica”. A dichiararlo Rosa Alba Testamento, Portavoce molisana del MoVimento 5 Stelle e componente della Commissione Cultura di Montecitorio, intervenendo in aula in dichiarazione di voto sul provvedimento.

“Rispetto al patrimonio culturale – prosegue la Portavoce –  ogni cittadino ha diritti e doveri. Da una parte il diritto a trarne beneficio, a godere delle sue bellezze e, quindi, arricchirsi interiormente, dall’altra il dovere di trasmettere questa inestimabile ricchezza ai propri figli e nipoti e alle future generazioni. Una responsabilità, di fatto, individuale e collettiva, che è legata al grado di conoscenza e appartenenza di ciascuno di noi al patrimonio culturale, inteso come rappresentazione del nostro passato, delle nostre radici e della nostra identità. 

La stretta connessione tra patrimonio culturale e conoscenza, più volte richiamata nel testo della Convenzione, oltre ad essere pienamente condivisibile – continua – deve rappresentare un monito per l’avvio di una seria riflessione sull’attuale capacità del nostro sistema scolastico di dotare i giovani di strumenti idonei a decodificare il nostro patrimonio storico-artistico, soprattutto a fronte della drastica riduzione delle ore di insegnamento di storia dell’arte degli ultimi anni”.

 “La conoscenza è, quindi, elemento fondante della Convenzione di Faro, un valore che deve essere perseguito con l’implementazione delle tecnologie digitali, capaci di garantire a tutti un più rapido accesso al patrimonio culturale, ma anche con la valorizzazione dei professionisti del settore che, non trovando sbocchi lavorativi adeguati, sono costretti ad accettare impieghi che esulano dalla loro formazione oppure, addirittura, a prestare la loro opera come volontari.

Proprio su questa tematica, alcune settimane fa, ho depositato in Commissione Cultura una risoluzione che auspico venga il prima possibile calendarizzata”. – conclude Testamento.

Redazione

CBlive

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