Sociale

La Rete Onlus e Ail insieme per il Servizio di consulenza specialistica gratuita per i malati oncologici

Quali sono i fattori di rischio dei tumori della pelle e quali sono le modalità di intervento. Su questi molteplici fattori ha fatto il punto l’incontro tenutosi al Circolo Sannitico di Campobasso e promosso da La Rete Onlus, associazione molisana di sostegno ai malati oncologici. L’evento che rientra nel più ampio progetto dei ‘Mercoledì della Prevenzione’ volti a sensibilizzare la popolazione su una serie di tematiche connesse alla prevenzione dei tumori e al sostengo dei malati oncologici, ha avuto come ospite lo specialista dermatologo Aldo Reale. L’esperto, anche per tali patologie, ha messo in evidenza l’importanza della prevenzione che in questi casi può avvenire anche grazie alla semplice osservazione. “Molto spesso – ha spiegato Reale – non c’è un’indicazione precisa da parte dei pazienti sulla comparsa di lesioni cutanee che, invece, può essere utile nella diagnosi”. Tantissime anche le domande e le curiosità avanzate da parte dei presenti allo specialista.

L’incontro è stato anche l’occasione per ufficializzare un nuovo progetto che a breve sarà realizzato da ‘La Rete’ unitamente alla locale sezione dell’Ail, Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mielomi Onlus. Si tratta del Servizio di consulenza specialistica gratuita. A breve per i malati oncologici della regione sarà possibile, richiedere dietro appuntamento, consulenze gratuite ai medici che decideranno di far parte del progetto a scopo benefico.

Molti sono già gli specialisti che hanno aderito, ma dalle presidenti delle due realtà associative, Licia Fatica Vissagio e Maria Grazia Luciano arriva l’appello ai medici “affinché ci contattino per essere protagonisti dell’iniziativa”. Le modalità e i giorni in cui sarà possibile usufruire del servizio saranno a breve comunicati.

A dirsi soddisfatto dell’iniziativa anche l’ematologo Giulio Giordano e socio Ail, tra gli specialisti che ha già aderito al progetto. “I tumori – le sue parole – rappresentano spesso anche una malattia sociale. Questo significa che quando una persona si ammala è un po’ come se quella malattia si trasmettesse lungo tutta la linea degli affetti. Questa iniziativa non vuole sostituire il fondamentale ruolo dello specialista, ma mira a creare ‘una rete’, ovvero proporre momenti e spazi in cui il paziente oncologico, insieme ai i suoi familiari, possa trovare consiglio e supporto, senza mai sentirsi solo”.

Redazione

CBlive

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button