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Minadeo spinge il Campobasso alle semifinali di Coppa Italia: Portocorallo abbattuto

PORTOCORALLO – CAMPOBASSO 0-1 

Campobasso: Cattenari, Scudieri, Volpecina, Pignataro, Scampamorte, Minadeo, Cianci, Fazio, Lazzarini (92’ Mauriello), Palumbo (87’ Di Lallo), Vitelli (60’ Corradino). A disp. Nunziata, Aniello, Di Domenico, Santoro. All. Francesco Farina (squal.).

Portocorallo: Manis, Corongiu, Massessi, Di Prisco, Vignati, Del Nero, Sigismondo, Avanzini (60’ Giunta),  Arcamone (21’ Gigli), Atzori, Taraschi (70’ Nuvoli). A disp. Sanna, Floris, Volpe, Agus. All. Virgilio Perra.

Rete: 89’ Minadeo

Ammoniti: Sigismondo, Taraschi (P); Pignataro e Fazio (C).

Espulsi: al 77’ Nuvoli per fallo di reazione (P); all’83’ Atzori per doppia ammonizione (P).

Arbitro: Luca Testi di Livorno.

GIUSEPPE FORMATO

Il capitano Antonio Minadeo spinge il Campobasso alle semifinali di Coppa Italia. La zampata vincente del calciatore di Ripalimosani, in piena zona Cesarini, ha permesso ai lupi di vincere la 35^ partita stagionale in 37 disputate. La corazzata di Farina, questa volta, è andata a imporsi anche in Sardegna, smentendo tutti coloro che credevano che il Campobasso 2013/2014 fosse competitivo solo tra i confini regionali. Occorre sottolineare, soprattutto, che complici gli infortuni degli esperti Monti e Guglielmi, il trainer rossoblù sta facendo giocare, ormai da più di un mese, sempre i soliti 15 elementi, compresi i due portieri, Nunziata in campionato e Cattenari in coppa. Quest’ultimo, in particolare, si sta mettendo in evidenza, dimostrando che il ruolo di ‘dodicesimo’ è stato dettato solo da motivi legati al regolamento dello schieramento degli under, una di quelle regole calcistiche che hanno allontanato il pubblico anche in serie C e D.

I lupi, in Sardegna, erano accompagnati da circa cinquanta supporter, che hanno viaggiato sin dalla notte prima dell’incontro per arrivare puntuali all’appuntamento di Villaputzu.

Il Campobasso, nella doppia sfida di semifinale, dovrà vedersela contro il Catania San Pio X. I siciliani, infatti, dopo l’1-0 dell’andata, hanno pareggiato a reti inviolate, ieri pomeriggio, a Casarano.

La cronaca – Il Portocorallo è subito pericoloso: dopo due giri di lancette Taraschi lancia Arcamone, che scatta sul filo del fuorigioco e si presenta a tu per tu con l’estremo difensore Cattenari, il quale si salva con il pallone che impatta violentemente contro il palo. I locali partono subito forte e si vedono ancora al 9’: la punizione di Prisco è per Avanzini, il cui mancino termina di poco a lato della porta del Campobasso.

Al quarto d’ora ottima ripartenza dei locali con Atzori, che dal centro del campo apre per Taraschi. Il traversone è per Arcamone, che fa sponda al centro dell’area di rigore, dove Scampamorte è provvidenziale. Sul pallone, poi, si avventa Sigismondo che chiede il calcio di rigore, o quanto meno la punizione dal limite, ma viene ammonito per simulazione.

I sardi cercano insistentemente il gol che riaprirebbe il discorso qualificazione e al minuto 22 Atzori allarga per Taraschi sulla corsia mancina. Quest’ultimo serve Avanzini, il quale prova a pescare Sigismondo, che da buona posizione non riesce a deviare verso la porta.

Il Campobasso controlla bene e si vede per la prima volta al 24’: Fazio, però, difetta nella mira.

Il Portocorallo si rivede dalle parti di Cattenari al minuto numero 38: Corongiu si invola sulla destra, palla a Sigismondo che impegna Catenari con un tiro cross velenosissimo. L’estremo difensore smanaccia in corner. Taraschi batte dalla bandierina, Avanzini di testa spedisce la palla di poco fuori.

I lupi, dopo un primo tempo accorto, si vedono al 42’. Palumbo è bravo a rubare palla a Di Prisco. Il numero dieci rossoblù si incunea centralmente in area di rigore, prova la conclusione che è parata da Manis.

La ripresa si apre sempre con il Portocorallo a fare la partita e il Campobasso a controllare bene. Dopo sette minuti Gigli va alla conclusione dalla distanza, ma il pallone sorvola la traversa.

I molisani si vedono al 68’ con un calcio piazzato di Minadeo da posizione defilata. Dopo un rimpallo in area di rigore, la sfera torna al capitano dei lupi che ci prova di prima intenzione, mandando a lato.

Il Portocorallo resta in inferiorità numerica al minuto 77, quando Nuvoli colpisce al volto Palumbo e il direttore di gara, Testi di Livorno, lo espelle dopo appena sette minuti dal suo ingresso in campo. I sardi restano, addirittura, in nove uomini all’83’: Atzori, pescato in offside, non è tenero con l’assistente, che richiama l’attenzione dell’arbitro toscano e arriva anche il secondo cartellino rosso per il Portocorallo.

All’809’ il Campobasso trova il gol-partita. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Volpecina si incunea in area di rigore e calcia in mezzo al nugolo di calciatori. Minadeo è il più lesto di tutto nel deviare la palla in fondo al sacco.

La qualificazione alle semifinali è in cassaforte, così i lupi nel recupero si rilassano e Pignataro perde palla in favore di Gigli, che solo davanti a Cattenari sbaglia la facile occasione da rete.

I lupi trionfano anche in Sardegna e ora ad attendere il Campobasso, mercoledì 19 e 26 marzo, ci sarà il Catania San Pio X, squadra che si trova al quinto posto nel girone B del massimo torneo siciliano con uno score di 44 punti, frutto di 12 vittorie, 8 pareggi e 6 sconfitte. I siciliano giocano a Mascalucia, comune di 30mila abitanti a soli dieci chilometri da Catania.

 

Redazione

CBlive

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