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La minoranza del Partito Democratico decide se lasciare, ma dal Molise arriva l’appello all’unità. Segreteria regionale, attivisti provenienti dall’ala comunista, Frattura e Battista: “Il PD è la nostra casa, da dieci anni un grande lavoro”

frattura battistaNel momento più difficile del Partito Democratico, nelle ore in cui la minoranza, guidata dal governatore della Puglia, Michele Emiliano, si riunisce per decidere se lasciare il partito, un appello alla unità di intenti arriva dal Molise e dai principali protagonisti del partito di governo a livello nazionale e a livello locale.

Il Partito Democratico del Molise, attraverso una nota stampa, fa sapere che l’appello arriva da “personalità che hanno rivestito ruoli di primo piano nel partito, fin dai tempi del PCI o che, in alcuni casi, sono oggi attivi come dirigenti o militanti del PD. L’appello arriva in un momento particolarmente delicato per la vita e per il futuro del PD, alle prese con l’apertura della fase congressuale”.

Oltre alla segreteria regionale del Partito Democratico, i primi a firmare l’unità di intenti sono stati Giovanni Cefalogli, Lorenzo Coia, Antonio D’Alete, Enrico D’Amario, Fabiola De Marinis (sindaco Lucito), Carlo De Simone (sindaco Colletorto), Pietro Giorgetta, Michele Giuliano, Italo Lombardi, Pietro Maio, assessore comunale di Campobasso, Pasquale Marcantonio, Salvatore Mascia, Fernando Mastrogiorgio, Raffaele Primiani (sindaco Ururi), Mimmo Rispoli, Domenico Santorelli (sindaco Trivento), Nicola Valentini, Carlo Veneziale (assessore regionale).

“Dieci anni fa, creando il PD – dicono i sottoscrittoriabbiamo realizzato un sogno. Un sogno che ha padri nobili i quali hanno pagato anche con la vita la loro scelta di campo. Un sogno che ha unito le migliori tradizioni progressiste, che ha offerto alla società italiana una visione e una ricetta capaci di intercettarne i bisogni e di proporre soluzioni concrete, fattibili, in termini di proposte di governo. Non possiamo, ora, tornare indietro, proseguono. Non si può gettare alle ortiche un progetto ambizioso e concreto, realizzato grazie alla lungimiranza di molti e alla passione di tutti noi, giorno dopo giorno.  Dobbiamo fare di tutto per cercare le ragioni che ci uniscono. Che sono tante, che appartengono alla nostra storia e che si sono arricchite via via in una visione moderna e dinamica della società. Siamo ancora oggi il più grande partito della sinistra europea. E la stessa Europa oggi è di fonte a un serio bivio: le elezioni in Francia e Germania saranno decisive per il nostro futuro. In quei Paesi c’è una sinistra moderna che ha tutte le chances per affermarsi. Poi toccherà a noi, all’Italia. Quando andremo al voto – dicono ancora- ci sarà bisogno di un grande partito, forte e moderno, che sappia dare risposte serie, concrete, fattibili alle vecchie e nuove urgenze dei cittadini, tra cui il bisogno di sicurezza. Non guardiamo a quello che ci divide – conclude la notama a quello che ci unisce. Non guardiamo dietro di noi, ma davanti a noi. Insieme, possiamo farcela”.

Non si sono fatti attendere nemmeno gli appelli del governatore Paolo di Laura Frattura e del sindaco e presidente della Provincia di Campobasso, Antonio Battista.

“Il Partito Democratico – scrive sul profilo facebook il Presidente della Giunta regionale del Molise – è diventato la mia casa. Sono felice di esservi entrato, oggi ancora più di ieri. Il Pd mi ha dato tanto e me lo ha dato perché è l’unico grande partito unito. L’unità che anche in Molise ha saputo valorizzare ci ha consentito una piena rappresentanza parlamentare, con due deputati e un senatore, e l’esperienza di governo regionale che abbiamo l’onore di vivere da quattro anni. Dal confronto e dalle differenze, dal rispetto di ogni voce diversa, il Partito democratico ha sempre saputo trarre una sintesi importante per dare risposte a un Paese in attesa di averne. Non possiamo, non vogliamo immaginare che una forza espressione di questa straordinaria capacità possa oggi rinunciare a essere il punto di riferimento che è stato finora in Italia come in Europa. La nascita del Pd ha rappresentato il coraggio del cambiamento e la speranza dell’unità delle migliori spinte riformatrici. Dividersi sarebbe un inutile passo indietro, un gesto irresponsabile.

Abbiamo ancora tutti bisogno di tutti. Restiamo uniti, ce lo chiede la storia di questo nostro grande Partito e il futuro dell’Italia”.

“Ho dedicato impegno e passione – le parole di Battista attraverso un comunicato stampaalla costruzione e all’affermazione del mio partito. La nascita del Partito democratico ha generato da subito funzioni insostituibili di rappresentanza e di guida. Un Partito  in cui crede la maggior parte degli italiani, che lo ha scelto per amministrare piccoli e grandi centri,  un partito in grado di attivare  un potenziale umano e civile e che è capace di rappresentare idee comuni all’interno di un mondo politico che sta smarrendo solidi punti di riferimento.  In questo delicato momento storico, nel nostro Partito, il più grande dell’Italia, deve acquistare senso ed importanza lo sforzo per oltrepassare le divisioni interne al fine di ritrovare, nella chiarezza, la forza per ripartire. Dobbiamo fare tutti un passo avanti per  trovare insieme la strada da percorrere, per essere più forti e più credibili  e per non smarrire la fiducia degli italiani che hanno bisogno nell’unità, di storie e visioni diverse. Occorrono senso di responsabilità e dialogo. Occorre non cedere ai personalismi che non fanno bene ai cittadini di un’Italia e di un’Europa che devono guardare con ottimismo al futuro.  Per risolvere i problemi è indispensabile compattezza ed elasticità nel confronto e credo che il Pd possa e debba superare questo momento per essere protagonista di una solida rinascita”.

Redazione

CBlive

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