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Il sindaco di Montecilfone contro le passerelle politiche a un mese dal sisma. “Grazie al ministro Lezzi per non essere venuta qui, ci ha risparmiato frasi di circostanza”

Per il sisma che lo scorso 16 agosto ha colpito diversi centri del Basso Molise il Governo farà la sua parte. A dirlo, dopo la visita nei centri terremotati, avvenuta ieri pomeriggio, lunedì 17 settembre, è il ministro per il Sud Barbara Lezzi.

Dopo la mattinata trascorsa in via Genova insieme agli esponenti dell’esecutivo e lo staff tecnico con cui ha fatto il punto sull’annosa questione della mancata spesa dei fondi europei, il ministro Lezzi ha visitato Guglionesi, dove si è intrattenuta nella tendopoli, per recarsi poi a Palata, dove ha incontrato il sindaco Michele Berchicci e alcuni residenti.

“Ho trovato tanta dignità e – ha commentato la Lezzi dopo essere stata a Guglionesi – molta preoccupazione: bambini costretti a giocare e a studiare in strada e anziani allontanati dalla casa dove vivevano da sempre. Una situazione difficile e disagevole che non può lasciare indifferenti, per questo al presidente della Regione Molise ho detto che quando sarà realizzata una stima reale dei danni subiti, il Governo certamente interverrà e farà la sua parte”.

In serata intanto, con un post su Facebook, non ha fatto mancare tutto il suo dissenso sulla visita in Molise della Lezzi il sindaco di Montecilfone, epicentro del sisma. “Io sono profondamente grato alla Lezzi – ha scritto il primo cittadino, Franco Pallotta – di aver ritenuto di non fermarsi a Montecilfone, epicentro del sisma e comune maggiormente colpito. Le sono grato perché ha avuto la delicatezza di non farmi perdere tempo: non intendeva prendere, e non ha preso, nessun impegno concreto con la mia gente e correttamente ci ha risparmiato le solite frasi di circostanza e gli impegni generici non vincolanti”.

Che il Governo sia stato particolarmente distante da quanto avvenuto in Molise nel mese di agosto, in effetti, non è una novità. La visita del ministro Lezzi è avvenuta a un mese esatto di distanza ed è stata programmata per fini totalmente differenti. Una rabbia più che comprensibile quella del sindaco Pallotta, che da un mese ormai, sta facendo i conti, insieme a molti altri sindaci del cratere, con una situazione emergenziale. Un’emergenza nell’emergenza di un Molise sempre più isolato e solo.

 

Redazione

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