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Ingegneria medica: il nuovo corso di laurea sfida per l’Ateneo molisano, prospettiva per l’Ordine degli Ingegneri di Campobasso

“Non posso che apprezzare l’avvio di questo nuovo corso di studi", il commento del presidente Antonio Molinari

L’Università del Molise dal prossimo anno accademico amplierà la sua offerta formativa inserendo il nuovo corso di laurea in Ingegneria medica. A far seguito all’annuncio ufficiale del rettore Palmieri, avvenuto a seguito dell’approvazione del Bilancio 2017, la soddisfazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Campobasso e del suo presidente Antonio Molinari.

“Non posso che apprezzare – ha infatti commentato Molinari – l’avvio di questo nuovo corso di studi che, risponde perfettamente alla richiesta di formazione del mercato del lavoro, anche alla luce delle profonde modifiche che il mondo della diagnosi e cura degli ammalati ha vissuto grazie alle nuove tecnologie applicate alla medicina”.

Un aspetto rilevante del nuovo corso di laurea è la possibilità di approfondire, mediante alcuni esami specifici, anche gli aspetti relativi alla manutenzione e gestione in sicurezza delle strutture sanitarie. È  ben noto, infatti, il complesso ed ampio lavoro che gli Ingegneri si trovano a dover svolgere nella gestione degli impianti e delle strutture sanitarie.

Il Ministero della Salute in linea con le nuove e mutate esigenze tecnologiche del mondo della sanità, l’11 gennaio 2018, ha varato il cosiddetto decreto Lorenzin, entrato in vigore il 15 febbraio che, all’articolo 10, sancisce che l’ingegnere clinico (ovvero medico) e biomedico sono professioni sanitarie. “Questo – ha specificato Molinari – è un aspetto molto importante giacché fino allo scorso anno, l’ingegnere biomedico era assunto e inquadrato nelle strutture ospedaliere o come tecnico, o come amministrativo o ancora come personale sanitario. Ora, grazie al decreto Lorenzin, è riconosciuto un ruolo specifico all’ingegnere medico, che diventa un punto di riferimento nell’ospedale”.

Per il presidente dell’Ordine degli Ingegneri, inoltre, “il carattere sanitario della laurea in Ingegneria Medica è sottolineato fortemente dall’Università del Molise che ha inserito e sviluppato il percorso formativo nello spettro dei Corsi del Dipartimento di Medicina e Scienze della Salute V. Tiberio. Questo corso è sicuramente un’opportunità per tanti giovani, sia molisani sia non; ecco perché il mio auspicio è che a breve si possa completare il ciclo di studi con una Laurea magistrale”.

Molinari ha poi voluto precisare come “il corso di laurea sia stato disegnato in modo da essere competitivo a scala nazionale ed avere un respiro internazionale. Le statistiche di enti accreditati precisano che il 7% dei laureati in Ingegneria lavora fuori dell’Italia. Il nuovo corso è progettato in modo che – ha continuato – il laureato non avrà alcuna limitazione professionale in nessun punto del pianeta, anzi potrà far parte della schiera dei cosiddetti ingegneri richiesti. Questo non è certo un invito ai giovani molisani ad andare via dal momento che un tale percorso di studi può dare sicuramente opportunità professionali in Regione e in Italia.  Per poter raggiungere tale obbiettivo il ‘cursus studiorum’ è delineato per fornire agli studenti non solo solide basi scientifiche, ma anche quell’elasticità mentale che li renda progettisti e manager capaci di visione globale, abili nel fondere competenze fisico-matematiche, economiche e gestionali. Insomma, con la laurea in Ingegneria medica si diventa professionisti capaci di risolvere problemi”.

“Si tenga presente – ha detto ancora il presidente dell’Ordine degli Ingegneri – che i laureati di corsi di laurea in Ingegneria appartenenti alla Classe L9, Ingegneria industriale, classe alla quale appartiene il nuovo corso di laurea in Ingegneria medica, hanno elevate prospettive di assunzione. Le indagini effettuate da diversi organismi, pubblici e privati, italiani e stranieri, individuano nella Ingegneria medica o biomedica il corso di studio tramite il quale, fino al 2026, gli studenti avranno un rapido inserimento nel mercato del lavoro. Un altro punto di forza del nuovo corso di studio è il tirocinio presso le aziende del settore sanitario. Il Dipartimento di Medicina, infatti, ha già promosso contatti con aziende leader nel settore e Centri di Ricerca dove si profilano percorsi congiunti che consentono agli studenti di fare esperienze aziendali prima dell’ingresso nel mercato del lavoro”. 

“Infine, – ha concluso Molianri – vorrei segnalare che anche per il corso di laurea dell’ingegneria civile, già presente nell’offerta formativa dell’Università del Molise, l’Ateneo ha messo in atto alcune razionalizzazioni nell’organizzazione della didattica che consentiranno di fruire dei corsi fin dal primo anno presso la sede di Campobasso.  Mi congratulo e ringrazio, pertanto, il rettore e gli organi di governo dell’Ateneo per il significativo sforzo volto ad offrire una qualificata offerta didattica in Ingegneria agli studenti Molisani; è, a mio parere, significativo che il nuovo corso di Laurea in Ingegneria Medica sia stato disegnato nel Molise e che dal Molise si aprano tante nuove prospettive”.

 

Redazione

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