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Campobasso, tre edicole senza giornali: Cimino, Losapio e una delegazione di edicolanti ricevuti dal Prefetto Di Menna

Lo Sapio e Cimino durante l'incontro con il Prefetto di Campobasso, Di Menna
Losapio e Cimino durante l’incontro con il Prefetto di Campobasso, Di Menna

Dopo le recenti problematiche relative alla mancata distribuzione di quotidiani e riviste in alcune edicole della provincia di Campobasso di poche settimane fa e la richiesta da parte di un incontro in prefettura da parte di alcuni edicolanti, l’azienda distributrice giornali, il sindacato Snag e il Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Vincenzo Cimino, ieri mattina, mercoledì 17 settembre, l’ennesimo disservizio.

Ben 3 edicole di Campobasso si sono viste la sospensione del servizio, a loro dire senza avviso, per una questione contrattuale con il distributore.

Al che su sollecitazione degli stessi operatori e del sindacato, il prefetto di Campobasso, Di Menna, ha ricevuto la delegazione per affrontare di nuovo la questione.

“Nell’incontro con il Prefetto – ha affermato Antonio Losapiolo SNAG Nazionale (sindacato Nazionale Autonomo Giornalai) da me nell’occasione rappresentato, insieme ad una delegazione di edicole e operatori della stampa regionale, ha nuovamente chiesto al Prefetto di intervenire sulle problematiche relative alla distribuzione dei giornali sul territorio e in particolare sulla chiusura di tre edicole avvenute oggi nel capoluogo. Ciò in virtù del non allineamento di quest’ultime alle richieste di clausole di contratto insostenibili da parte del distributore locale ‘Diffusione Terra Di Lavoro’. Attendiamo, quindi, l’intervento del Prefetto e poi valuteremo eventuali azioni di protesta”.

prefetto di mennaAnche l’Ordine dei giornalisti mantiene alta la guardia perché “qualora si ripetessero disagi simili – come ha affermato il Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Vincenzo Cimino –, il nostro lavoro sarebbe vano e impoverirebbe la già sofferente editoria molisana. D’altra parte, non trasportare i giornali nelle edicole, fa perdere denaro a tutti, giornalisti compresi, mancando l’anello finale del comparto, appunto il punto vendita”.

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