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La stampa tridimensionale approda a Campobasso. Con ‘ATOMI3D lab’ la città si apre a un nuovo approccio dell’artigianato, in cui “l’unico limite è l’immaginazione”

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Mattia e la sua stampante 3D

ARTICOLO PROMOZIONALE – “L’unico limite è l’immaginazione”. Non c’è frase migliore capace di descrivere la nuova attività commerciale ‘ATOMI3D lab’ che apre a Campobasso. Il laboratorio artigianale, che sarà inaugurato sabato 9 maggio alle 17.30 in via Cavour 11, punta tutto su un nuovo modo di produrre oggetti personalizzati, in cui il cliente diviene parte ‘attiva’ del processo creativo. Un’esperienza fortemente innovativa per il capoluogo molisano, rivolta ai cittadini, ma che guarda anche al mondo delle imprese. In modo particolare, a quelle realtà produttive che decidono di investire in una regione che, seppur piccola, non si dimostra certo avara di eccellenze, coltivate con competenza e professionalità, capaci di coniugarsi alla voglia di realizzare i propri sogni. Proprio come il giovane Mattia Rotoletti, titolare della nuova attività che produrrà oggetti tridimensionali.

Per chi non avesse dimestichezza con tale tipo di tecnologia, si può iniziare col dire che la stampa in 3D consente di effettuare una riproduzione reale di un modello tridimensionale, che può essere sia la copia di un oggetto già esistente, oppure essere realizzato attraverso un disegno al computer, ovvero un prototipo.
Una tecnologia quella tridimensionale, che una volta scoperta, lascia un ampio ventaglio di possibilità a coloro che decideranno di lasciarsi conquistare. Non si esagera, infatti, nell’affermare come nel laboratorio creativo di via Cavour ogni desiderio potrà essere realizzato. Gadgets, gioielli, occhiali, frontalini per le moto, plastici architettonici, espositori per negozi e tanto altro potrà essere creato e personalizzato a gusto dell’utilizzatore finale del prodotto. E per tutti coloro che dinanzi a questa vasta offerta potrebbero lasciarsi sopraffare dall’indecisione, esiste un rimedio: lasciarsi guidare dalla creatività e dalle idee originali del titolare, sempre pronto ad affascinare i propri clienti guidandoli in un modo che si fa davvero presto ad apprezzare. Ma non è tutto, dato che ‘ATOMI3D lab’, oltre a configurarsi come un laboratorio del “fare” è anche rivenditore di stampanti 3D, il primo al Sud Italia, dopo quello di Napoli. Dunque, per tutti coloro che dovessero lasciarsi prendere dalla passione, decidendo di acquistare tale tipo di tecnologia che consentirà di creare da sé i propri oggetti, Mattia offrirà assistenza e corsi di formazione sull’utilizzo della macchina.

Come è nata la voglia di far nascere questo novo modo di concepire il mondo dell’artigianato in un capoluogo spesso restio alle innovazioni è presto spiegato, data l’attività di Mattia, architetto di professione, che ha seguito lo sviluppo e le sperimentazioni della tecnologia 3D, sia per lavoro sia per passione personale, interessandosi a questo nuovo processo creativo sviluppato da aziende pioniere nel settore, come ad esempio la Samsung.
Un processo abbastanza veloce quello della commercializzazione di simili stampanti, sui cui la sperimentazione continua attualmente ad avvenire a ritmo serrato, soprattutto in paesi come l’America, dove l’applicazione di tali macchinari spazia in numerosissimi settori molto diversi tra loro e, dove, il futuro sembra essere già alle porte. Un domani nemmeno troppo lontano che Mattia ha deciso di far approdare ben presto anche a Campobasso e nel Molise intero, essendo il primo in regione ad intraprendere una simile attività in cui il progresso tecnologico potrebbe certamente indurre verso sentieri inimmaginabili, proprio come accaduto nei tempi recenti per il settore dell’Information and Communication Technology.

Il filato utilizzato attualmente da ‘ATOMI 3D lab’ va dal cosiddetto Pla, materiale più usato e biodegradabile, al più plastico Abs o a un tipo di sostanza che unisce il Pla alla polvere di legno. Ma anche in questo caso le sperimentazioni e le possibilità sembrano non potersi quantizzare e, nel laboratorio di via Cavour, sta per arrivare anche il kit per la stampa in argilla.

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La lavagna all’interno del laboratorio di via Cavour

L’attenzione entrando nel locale della nuova attività commerciale del capoluogo viene attirata, oltre dagli oggetti esposti in vetrina, rigorosamente realizzati in 3D, da una lavagna su cui è possibile leggere una frase che va subito all’essenza di questa nuova tecnologia ‘sbarcata’in città. La citazione è quella del giornalista statunitense Chris Anderson che recita “una stampante in 3D è il modo più rapido per trasformare qualcosa da semplici bit sullo schermo a veri e propri Atomi fra le mani”. Una frase che fa comprendere bene come si tratti di un tipo di innovazione che, al pari di molte altre, guarda avanti attraverso un ritorno alle origini. Un assioma che alcuni colleghi di Pescara di Mattia sono riusciti davvero a “tastare con mano” aprendo il loro laboratorio vicino a un centro anziani. “I miei amici – racconta Mattia sorridendo – mi hanno rivelato come, le persone più in là con gli anni che passavano di lì, inizialmente non capissero bene questo nuovo modo di produrre, ma una volta comprese le potenzialità, proprio loro sono stati i primi a interessarsi a questa nuova forma di artigianato, in cui il riciclo è poi una delle chiavi fondanti”.

Dunque, un capovolgimento di una realtà che non può guardare in avanti rinnegando le proprie origini, ma che deve per forza di cose partire da queste per sopravvivere. Una dimensione, questa che siamo certi che una città come Campobasso ben radicata alle tradizioni, non farà fatica ad apprezzare e valorizzare.

 

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