Città

Marcia contro le biomasse. Diversi partecipanti ed associazioni, grande assente Legambiente Molise (vedi photogallery e video)

JpegMARIA CRISTINA GIOVANNITTI

Al grido di “Questa battaglia la vinceremo noi” il cordone di manifestanti, tra bandiere, striscioni e fumogeni si è mosso questa mattina – 22 ottobre 2014 – intorno alle 10.30 dal Terminal degli autobus di Campobasso alla volta della sede della Regione Molise di via Genova. (IL VIDEO)

In testa due buoi arrivati direttamente da Larino e dietro di loro gli otto sindaci dei comuni che si oppongono al progetto di realizzazione delle due centrali a biomasse. Una marcia su Campobasso pacifica ma anche bucolica, per dare il senso dell’importanza dell’agricoltura e di come la terra del Molise va salvaguardata. Molti cittadini, studenti e di associazioni con il solo obiettivo di chiedere al Presidente Frattura, non solo la sospensione, ma la revoca/ annullamento della realizzazioni delle biomasse.

Una manifestazione apartitica, perché “il Molise è di tutti e così anche questa lotta” ripetevano i cittadini mentre sfilavano per le strade di Campobasso. Tra questi anche il Presidente della Provincia, Rosario De Matteis, l’ex esponente di palazzo Moffa, Massimo Romano, il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Antonio Federico e i consiglieri comunali Michele Durante e Simone Cretella. Tante le associazioni attive, tra queste Libera Molise, le Mamme per la Salute e l’Ambiente Onlus e Fare Verde.

Grande assente, invece, Legambiente Molise che, proprio poche ore fa, rende pubblica – dopo un lungo periodo di silenzio – la propria posizione a riguardo con una lettera aperta indirizzata direttamente al ‘Matese’: “Le biomasse sono da considerare una delle fonti energetiche più importanti per il raggiungimento in Italia degli obiettivi di riduzione dei gas serra fissati dall’Unione Europea. Le biomasse inoltre rappresentano una grande opportunità per l’agricoltura e l’ambiente, anche perchè concorrono all’integrazione del reddito agricolo, alla valorizzazione dei suoi sottoprodotti che altrimenti sarebbero trattati come rifiuti tout court”.

Intanto il corteo si è mosso pacificamente per tutto il tempo, ad eccezione dell’unico momento in cui i manifestanti volevano passare sotto il Palazzo del Governo in Piazza Prefettura ma sono stati bloccati dalle Forze dell’Ordine. Gli attivisti sono poi giunti alla sede regionale intorno alle 12.30. I sindaci sono stati ricevuti senza grandi novità: gli otto primi cittadini hanno ribadito la richiesta di revoca mentre il Presidente Frattura ha ripetuto che il caso delle biomasse e della sospensione – che durerà fino al 5 novembre – sarà valutato dal Tar.

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