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Zone Lucarino e amministrative, Di Bartolomeo: “Temi strumentalizzati per vincere le elezioni”. L’ex sindaco rilancia le primarie e mette ancora sotto accusa la “transumanza politica”

Il consigliere di minoranza a Palazzo San Giorgio ed ex sindaco di Campobasso, Gino Di Bartolomeo, si addentra nei tecnicismi delle cosiddette zone Lucarino, ovvero quei terreni agricoli divenuti edificabili. Una perimetrazione che comprende 12 aree, per lo più contrade del capoluogo dove, con il passare del tempo, possedere un terreno sembra essere diventata più che altro una disgrazia.

Di Bartolomeo alla questione delle zone Lucarino affida però una dimensione tutta politica: secondo l’ex primo cittadino si tratterebbe di un tema “strumentalizzato”, che il centrosinistra avrebbe usato contro di lui “per vincere le elezioni del 2014, senza poi aver agito sulla questione in tutti questi cinque anni di legislatura”.

L’esponente di Palazzo San Giorgio torna, inoltre, ad accendere i riflettori su quella che definisce la “transumanza” politica: esponenti dell’assise comunale pronti a passare da una coalizione all’altra in vista delle prossime amministrative. Un film già visto nel 2014 quando molti furono i transfughi che dal centrodestra dell’allora sindaco, passarono in quota al centrosinistra dell’attuale numero uno della città, Antonio Battista.

“La transumanza – le parole di Di Bartolomeo – quando è fatta bene e per tempo porta bene sia agli animali sia ai tratturi, ma quando è fatta male può ritorcersi contro”. Insomma, un modo nemmeno tanto velato per dire che più di qualcuno scappa da una parte all’altra solo in nome della famosa “poltrona”. “Credo – prosegue – che chi ha governato dovrebbe rimettersi in fila e stare dietro a chi ha sofferto in minoranza. Esiste una politica di sinistra e una politica di destra e, senza sposare determinati valori, non ci si può definire nemmeno politici”.

Di Bartolomeo, infine, nell’augurarsi una coalizione di centrodestra compatta, per trovare l’unità sul candidato sindaco propone le primarie. “Credo che, – dice – imposizioni dall’alto siano inutili e dannose. Lasciamo la parola ai cittadini. Lasciamo che siano loro a decidere chi vorrebbero come sindaco di questa città”.

Redazione

CBlive

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