Un Papa americano per la pace: l’elezione di Leone XIV nel racconto di una fotogiornalista

LAURA VENEZIA
La malinconia per ciò che è stato è ancora molto forte. Papa Francesco è scomparso da poco e il tempo non lenisce il dolore-ma oggi comincia un nuovo tempo, il tempo della gioia. Parla subito di pace disarmata e disarmante il nuovo Papa Leone XIV, il Cardinale di Chicago Robert Francis Prevost. Si nota subito che è un Papa che costruisce delle continuità. Sceglie il nome per accendere una connessione con Leone XIII, il Papa dell’ enciclica sociale Rerum Novarum. Si definisce un figlio di Sant’Agostino, proprio come Ratzinger. Inoltre la sua lunga esperienza di missionario in Perù lo accomuna a Francesco nell’interesse per i paesi non occidentali, lontani e svantaggiati.
È presto per dire se è stata una nomina di compromesso, se il nuovo Pontefice è più un conservatore che un progressista.
Sento che potrebbe essere il Papa delle sorprese, proprio come a suo tempo fu Bergoglio.
Ha un aspetto sereno, rassicurante e nel discorso di oggi tradisce una tenera emozione. Importa poco che sia anti-trumpiano, in un momento come questo il Mondo ha bisogno di una guida, di un profeta che conduca i fedeli attraverso la Storia. E soprattutto ha necessità di un mediatore, che sappia dialogare per la pace.
In una Piazza San Pietro sfolgorante, il nuovo Pontefice ha intessuto una nuova rete dell’amore, la stessa di Francesco, per tirarci tutti dentro. Per proteggere il nostro faticoso cammino nei giorni a venire di questa Roma che è tornata ad essere il centro del Mondo.