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L’Avis Macchiagodena: “Torniamo a donare in sicurezza”

L’epidemia Coronavirus ha provocato una riduzione delle donazioni del sangue, calo registrato in tutte le regioni italiane.

La “frenata” delle donazioni fin ora è stata compensata dalla decisione di rinviare gli interventi chirurgici non urgenti. Ma con la ripresa delle normali attività presso gli ospedali, la carenza di sangue sta diventando sempre più grave.

Il calo è stato dovuto al timore infondato di potersi contagiare in ospedale attraverso la donazione.

L’Avis Comunale Macchiagodena, per questo, ha pensato di fare un appello ai propri soci, per rassicurarli sulla assoluta sicurezza delle donazioni di sangue e plasma e per invitare tutti a riprendere, al più presto, la loro abituale e costante donazione di sangue, per tornare a garantire l’autosufficienza in tutti gli ospedali della Regione.

Il kit che grazie al gruppo di Protezione Civile, Pietro Lalli, verrà fatto recapitare ad ogni socio donatore, oltre a cartoline di materiale informativo su come procedere alla donazione, contiene anche una mascherina chirurgica, 15 salviette igienizzanti, per le mani e due bustine di thè di qualità, riequilibrante ed energizzante.

“Il momento più bello delle nostre raccolte associative, prima del Covid-19, era la colazione che offriamo e consumavamo insieme ai nostri donatori, impossibilitati a fare questo, ci è sembrato un modo per stargli vicino, nonostante il distanziamento sociale, ha dichiarato il Presidente. Ma come effettuare la donazione in sicurezza al tempo del Covid-19? Il Centro Nazionale sangue, ha per questo predisposto la prenotazione delle donazioni di sangue e plasma. Per dare il proprio contributo alla donazione bisogna prenotare contattando la propria AVIS di riferimento oppure i centri trasfusionali degli ospedali. Durante la telefonata verranno richieste informazioni sul proprio stato di salute e se si hanno avuto contatti con persone affette dal virus. Il giorno della donazione ci si recherà presso il centro trasfusionale con mascherina e, con tutte le precauzioni dovute all’emergenza sanitaria, si potrà procedere tranquillamente alla donazione”.

“L’iniziativa è stata possibile grazie alla modalità in smart-working con la quale continuiamo a convocare i nostri incontri e grazie alla collaborazione di tutti i membri del direttivo che, sebbene distanti nell’affrontare l’emergenza, restano uniti nel collaborare e portare avanti il fine dell’AVIS, ovvero, quello di garantire un’adeguata disponibilità di sangue e dei suoi emocomponenti a tutti i pazienti che ne hanno bisogno. Dopo l’inaugurazione del Monumento al Donatore e questa campagna di invito a tornare a donare, AVIS Macchiagodena sta cercando, nel suo piccolo, di portare avanti altri progetti per restare vicino ai propri soci. In un momento difficile come quello che stiamo affrontando, dichiara il Presidente, abbiamo il dovere di inventarci nuove modalità e nuove azioni, per non perdere la nostra identità associativa. Con la speranza che questo gesto volontario e di profondo altruismo passi anche alle generazioni future e ai giovani della nostra comunità”.

Giuseppe Moffa

Redazione

CBlive

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