Arrivano 2,6 milioni di euro per le imprese che assumono giovani. Un incentivo per favorire il contratto a tempo indeterminato

LAVOROPubblicati i due bandi, di 600 mila euro di finanziamenti di Voucher formativi finalizzati ad assunzioni a tempo indeterminato nelle imprese molisane e di 2 milioni di euro per bonus fino a 13 mila euro in favore di aziende che assumono lavoratori con contratti a tempo indeterminato, stabili e sicuri. Sono questi de strumenti per incentivare le imprese molisane nelle assunzioni con contratto a tempo indeterminato.

Le aziende interessate dovranno presentare la domanda allegata al bando entro il 15 giugno e coinvolgendo per il primo Avviso anche gli Enti di Formazione Professionale che risultano accreditati ai sensi di legge.

Con la previsione del voucher formativo vincolato alla trasformazione obbligatoria in assunzione a tempo indeterminato si sperimenta un’innovativa misura di politica attiva del lavoro che mira a migliorare le competenze di partenza dei disoccupati e agevolarne l’inserimento stabile nel mercato del lavoro, di soggetti ricompresi nelle fasce di età tra 18 e 65 anni.

Con il bonus, in base alle norme nazionali si potranno garantire incentivi ai giovani fino a 35 anni (non compiuti) con un massimo di 8 mila euro annui innalzati a 9 mila euro per gli iscritti nelle liste del collocamento obbligatorio.

Per i disoccupati profilati nel Piano Europeo della Garanzia Giovani si potranno cumulare i benefici fino ad un massimo di 12 mila euro annui innalzati a 13 mila euro per i diversamente abili di età pari o inferiore ai 29 anni.

Grazie a questi provvedimenti concreti, tempestivi ed operativi della Regione Molise si potranno sostenere assunzioni a tempo indeterminato di una fascia di disoccupati ricompresa tra 500 e 700 unità variabile in ragione del numero di contratti part-time, rispondendo alle aspettative di chi è alla ricerca di impiego ma favorendo le piccole e medie imprese private che rappresentano la parte preponderante dell’economia regionale capace di reggere con le proprie forze sul mercato e in grado di competere e assicurare un futuro al nostro territorio.

Imprese a cui le istituzioni hanno prestato poca attenzione in passato commettendo l’errore strategico di orientare i finanziamenti nei pozzi senza fondo dell’economia assistita.

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