News dal Molise

Contro ogni speranza, con la speranza: il Sannio di Vinalia sfida la crisi rurale europea

Domenico Rotondi
Nel cuore del Sannio appenninico, là dove la vite modella da secoli il paesaggio e l’identità delle comunità rurali, Guardia Sanframondi si appresta ad accogliere, dal 4 al 10 agosto, la trentaduesima edizione di Vinalia, manifestazione enogastronomica divenuta presidio culturale e antropologico del territorio, che per il 2025 assume il tema paolino Spes contra spem — “sperare anche contro ogni speranza” — trasformandolo in una dichiarazione etica, agricola e civile, in aperto contrasto con lo scoramento che pervade oggi le campagne.
Mentre il settore primario affronta una delle stagioni più critiche della sua storia recente — logorato da politiche comunitarie ritenute inadeguate, da una burocrazia opprimente, da una transizione ecologica mal calibrata sui tempi reali delle filiere e da un mercato interno sempre più asfittico, stretto fra concorrenza sleale e dazi doganali che penalizzano le produzioni locali rispetto a quelle extraeuropee — il Sannio si propone come modello di resilienza, fondato sulla cooperazione, sulla custodia del paesaggio agrario e sull’identità vitivinicola come risorsa comune da rigenerare. In questo solco si inserisce Vinalia, che — come sottolinea Titina Pigna, responsabile del Comitato organizzatore — nasce dalla tenacia contadina di chi torna comunque tra i filari, consapevole che ogni vendemmia futura comincia dalla cura quotidiana della terra. Il programma della rassegna si articolerà lungo un ampio percorso esperienziale che, attraversando le cantine La Guardiense, Bicu de Fremundi, Cantina di Solopaca, Cantina Morone, Pirata, Sciore, Maresciallo, Foschini, Tora, Denica, Fontana Reale, Vigne Storte e Vinicola Arenella, condurrà i visitatori attraverso il cosiddetto “Percorso del Gusto”, tra vini identitari, specialità agroalimentari, street food di qualità, piatti della tradizione e suggestioni contemporanee raccolte nella Cucina Vinalia e nell’atmosfera raccolta del Wine Bar. Cuore dell’offerta sarà l’educazione al vino, con le degustazioni guidate ospitate nel nobile Palazzo Marotta-Romano, in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini del Sannio, dove oltre duemila etichette racconteranno la biodiversità varietale e la profondità storica di una viticoltura che ha fatto del territorio non un limite, ma un valore aggiunto.
Ogni sera, il suggestivo scenario del Castello medievale farà da cornice agli show cooking di grandi interpreti della cucina italiana — tra cui Giuseppe Daddio, Aniello Di Caprio, Raffaele Parisi, Domenico Altieri, Pasquale Basile, Pasquale Felice, Daniele Luongo, Biagio Federico, Gabriele e Anna Piscitelli — i quali presenteranno inediti abbinamenti tra materia prima, tecnica culinaria e identità rurale, con prenotazioni disponibili al numero 327 2297948. In parallelo, l’arte contemporanea tornerà protagonista con la XV edizione di VinArte, curata da Giuseppe Leone e con la sezione fotografica affidata ad Azzurra Immediato, che svilupperanno il concetto di “scintilla” quale atto generativo e simbolo della speranza femminile nei cicli della crisi e della rinascita; i più piccoli, invece, saranno coinvolti in laboratori sensoriali ed educativi attraverso l’iniziativa Vinalia Kids, pensata per trasmettere alle nuove generazioni il valore della terra e del tempo.
A conclusione della rassegna, il Circolo Viticoltori — presieduto da Ildo Romano — curerà Calici di Stelle, brindisi corale che suggellerà il senso profondo dell’intero evento: custodire il paesaggio, tutelare i terroir, difendere l’agricoltura dalla marginalità cui rischiano di condannarla logiche economiche lontane dai territori.
Come ribadito da Concetta Pigna, dirigente della cooperativa La Guardiense, i terroir non rappresentano soltanto luoghi di produzione, ma autentici beni comuni, prodotti collettivi intergenerazionali che appartengono alle comunità locali, le sole legittimate a conservarne l’identità. Vinalia 2025 è, dunque, molto più di una rassegna enologica: è un manifesto operativo di speranza attiva, un atto di fiducia nel futuro rurale, un appello rivolto a chi crede che, anche oggi, tra i solchi della fatica e nelle radici della memoria, possa ancora maturare il frutto più nobile: quello della dignità.

Redazione

CBlive

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button
CBlive
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie per consentirci di offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.

È possibile regolare tutte le impostazioni dei cookie navigando le schede sul lato sinistro.

Privacy Policy estesa