De Matteis sulla riforma della Giustizia: “A disposizione per ogni iniziativa tesa a scongiurare la soppressione dei tribunali molisani”

Rosario De Matteis, presidente della Provincia di Campobasso
Rosario De Matteis, presidente della Provincia di Campobasso

Il presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis, in merito alla paventata riforma della Giustizia del neo ministro Orlando e all’appello lanciato dagli Ordini professionali di categoria, ha dichiarato tramite una nota stampa: “Ho letto con attenzione le richieste di intervento lanciate giustamente dai presidenti dei tre Fori e raccolgo in particolare l’invito dell’avv. De Michele, mettendomi a disposizione per ogni iniziativa utile a scongiurare la soppressione dei tribunali di Isernia e Larino, della Corte d’Appello di Campobasso e credo anche del tribunale dei Minori del Capoluogo. Tanti colleghi amministratori parlano del disastro cui andremo incontro qualora il 29 agosto e seguenti – continua De Matteis – il disegno di legge fosse varato dal Consiglio dei Ministri. Alcuni di essi parlano del rischio di autonomia del Molise, cosa che io sottolineo da anni, ma vedo che finalmente più di qualcuno se ne sta rendendo conto. Se questa del centrosinistra e del governo Renzi si chiama riforma o riorganizzazione, mi viene da pensare che o questo governo ce l’ha con i piccoli, o che questo governo non ha la minima concezione di come si guidi un Paese. D’altra parte la chiusura di un tribunale, non pone solo problemi per magistrati, impiegati e legali, ma uno svuotamento di famiglie e la fine di servizi fondamentali per i cittadini. Bisogni primari quali avere e chiedere giustizia, ma anche informare sulla giustizia ed i processi. Se tutto ciò andrà in porto, la gente comune sarà costretta a spendere tantissimo per avere giustizia, per seguire i processi, in una terra dove tra l’altro neppure i collegamenti per Roma e Napoli abbondano e soddisfano l’utenza. Immagino avvocati, giornalisti, cancellieri, personale, tutto l’indotto sui bus per Napoli per un’udienza. Ma vogliamo scherzare? Questa la chiamate democrazia ed autonomia regionale o un semplice omicidio istituzionale? Ebbene, io sono pronto a scendere in campo per salvaguardare la regione ed i suoi servizi, voglio però vedere come voteranno i nostri audaci parlamentari, abili con la parola ma teneri con la mano. In un momento in cui il governo regionale è in linea col governo nazionale, nel momento in cui anche molti enti locali hanno lo stesso colore del governo Renzi, mi chiedo cosa ancora debba aspettarsi questo povero Molise. Mi auguro che si corregga il tiro di questo scempio normativo”.

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