Fabio D’Ilio e il Psi attaccano il governo regionale: “L’abbiamo sostenuto e siamo stati traditi”

Fabio D'Ilio
Fabio D’Ilio

“In Molise il dramma del lavoro non conosce tregua e il governo regionale continua a non fornire risposte a quella che sta diventando una vera e propria emergenza sociale. Oltre gli annunci e le dichiarazioni in pompa magna di qualche assessore regionale, siamo costretti a ricordare che sono tante le vertenze sul campo che ancora attendono una soluzione: dai 500 precari della sanità che rischiano di restare a casa con il conseguente blocco dei servizi resi dalle strutture sanitarie pubbliche regionali, al destino sempre più incerto degli ex lavoratori delle grandi partecipate regionali: Gam, Ittierre e Zuccherificio. Per non parlare poi dei tanti precari che non hanno visto il loro contratto rinnovato: dagli ex addetti della Protezione Civile, a quelli di Molise Dati solo per fare degli esempi. Per loro non è stata trovata nessuna soluzione mentre, al contrario, per alcuni fortunati la giunta regionale ha deciso di muoversi con solerzia e forse anche con astuzia. Un esempio ormai noto è, lo ricordiamo, la transazione di cui ha beneficiato la dottoressa Micaela Fanelli, attuale Segretario regionale del Partito Democratico”. Il duro attacco arriva da Fabio D’Ilio e dal Partito Socialista Italiano.

“La vicenda – spiega D’Ilio in una nota stampa – nasce dalla delibera di giunta regionale passata all’unanimità (la numero 250 del 5 Giugno 2015),  che ‘ha autorizzato il direttore generale della Regione Molise alla sottoscrizione di una transazione conciliativa della controversia R.G. 690/2012 pendente dinanzi al Tribunale di Campobasso conforme al parere dell’Avvocatura distrettuale dello Stato’. La delibera in questione prevede che nel momento in cui la segretaria regionale del Pd avrà terminato la sua carriera politica  potrà tornare a lavorare presso la Regione Molise ricoprendo il suo vecchio ruolo di membro del Nucleo di Valutazione degli Investimenti Pubblici con un contratto da 80mila euro all’anno per 5 anni prorogabili.

Micaela Fanelli aveva impugnato il mancato rinnovo presso il giudice del Lavoro e, come afferma la stessa Avvocatura dello Stato nel suo parere trasmesso alla Giunta Frattura, “non sembrano sussistere particolari rischi di soccombenza” per la Regione Molise in questa causa. Eppure la Giunta ha ritenuto opportuno procedere ugualmente a una transazione. Cioè ha accettato la richiesta della Fanelli e posto fine ad una lite che la Regione Molise molto probabilmente avrebbe vinto. Perché alla dottoressa Fanelli è concesso questo privilegio mentre ad esempio tutti gli altri precari del sistema Regione Molise sono stati dimenticati? L’aver adottato due pesi e due misure non fa onore a questo governo regionale, che pure abbiamo sostenuto, convinti in una speranza di cambiamento che purtroppo è stata tradita. Con i nostri valori – conclude Fabio D’Ilio – e con le nostre idee continueremo coerentemente a denunciare il metodo di gestione del potere di stampo clientelare che sta portando alla desertificazione del nostro territorio. Si perchè in tanti, troppi giovani, meno fortunati della dottoressa Fanelli, non hanno altra scelta che fare le valigie e andarsene all’estero pur di trovare un lavoro. Non è questo il Molise di Tutti in cui abbiamo creduto, mettendoci la faccia.  Per questo rivolgiamo il nostro invito all’unità tra tutte le forze politiche e movimenti che hanno a cuore il futuro del Molise e dei molisani, per ricostruire una veravera veraaltertnvalida alternativa da sinistra a questa classe dirigente”.

Redazione

CBlive

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