Il consigliere comunale Coralbo attacca la riforma territoriale: “Il popolo molisano ridotto allo stato di suddito. Si eliminino tutte le regioni”

Il consigliere comunale Michele Coralbo
Il consigliere comunale Michele Coralbo

“Il disegno di legge presentato dal governo Renzi in merito alla riorganizzazione delle Regioni, ha un unico obiettivo, ovvero quello di cancellare la storia e le tradizioni di un popolo salvaguardando però gli interessi economici di pochi amici”.

Parole dure del consigliere comunale di Campobasso, Michele Coralbo, che già dalle fila di ‘Italia Unica’ aveva lanciato l’allarme sulle conseguenze della proposta di legge promossa dal Parlamentare PD, Roberto Morrassut, denuncia la più totale indignazione “per un progetto politico che di politico non ha assolutamente nulla e che riesce a strappare come unico obiettivo quello di cancellare l’identità di un popolo e di un territorio non considerando secoli di storia, di costumi e di tradizioni”.

“Sull’altare del controllo della spesa pubblica si riesce a sacrificare tutto, sull’altare della sobrietà, dello snellimento e della serenità, si riesce a sacrificare la dignità di un popolo come quello molisano sempre più ridotto allo stato di suddito – prosegue Coralbo –. Siamo tutti d’accordo sul controllare la spesa pubblica, me se questo era il reale traguardo da raggiungere allora bisognava tagliare le Regioni eliminandole tutte definitivamente conservando gli enti territoriali come Provincia e Comune che invece sono enti di prossimità più vicini al cittadino. Se l’opera del PD era quella di riformare l’Italia allora oltre alla eliminazione di tutte le regioni e di conseguenza di tutti i privilegi bisognava ridare centralità allo stato in merito a difesa, sanità ed istruzione cosi da garantire in egual misura tutti i cittadini da Palermo a Bolzano da Cagliari a Senigallia”.

“Oggi – conclude Coralbo – mi sembra fuori luogo il grido del coniglio di alcuni nostri parlamentari che hanno strumenti e posizioni dalle quali sarebbe stato possibile dire e soprattutto fare qualcosa quando chi come me un anno fa lanciava l’allarme nella più totale indifferenza”.

 

Redazione

CBlive

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