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La ricerca Neuromed protagonista a Chicago

Una partecipazione tutta al femminile, quella del Neuromed di Pozzilli, a ‘Neuroscience 2019′, uno dei più importanti meeting a livello internazionale nel campo delle neuroscienze. Sono, infatti, cinque le ricercatrici del Laboratorio di Neurofarmacologia dell’Istituto molisano a presentare ben otto lavori scientifici (“poster”) nel corso del congresso, che si è svolto a Chicago, negli USA.

Valentina Busà (specializzanda in Farmacologia dell’Università Sapienza che sta svolgendo il suo tirocinio presso il Neuromed), Carla Busceti, Roberta Celli, Giada Mascio e Serena Notartomaso (del Laboratorio di Neurofarmacologia) sono volate negli USA per presentare diversi lavori, condotti da loro stesse e da altri ricercatori dello stesso laboratorio (Luisa Di Menna, Francesco Fazio, Tiziana Imbriglio), tutti incentrati sugli ambiti di frontiera della ricerca nel campo delle patologie del sistema nervoso.

Ricerche che spaziano in campi molti diversi, come lo sviluppo del sistema nervoso nelle prime fasi di vita; le possibili terapie per le “assenze epilettiche” (attacchi che colpiscono prevalentemente i bambini, che si bloccano all’improvviso, guardando fisso nel vuoto); i nuovi meccanismi molecolari coinvolti nella regolazione della pressione arteriosa; i nuovi approcci farmacologici per contrastare il dolore cronico di origine neuropatica e infine i meccanismi che, nel Parkinson, contribuiscono alla degenerazione o alla protezione dei neuroni.

Tutti i poster presentati da Neuromed hanno ricevuto una grande attenzione da parte dei partecipanti al congresso, e numerose sono state le domande poste alle ricercatrici molisane. “E’ il segno – commenta il Professor Ferdinando Nicoletti, responsabile del Laboratorio di Neurofarmacologia del Neuromed e Professore Ordinario di Farmacologia dell’Università Sapienza di Roma – di un notevole interesse da parte della comunità scientifica verso i filoni di ricerca che portiamo avanti in Molise. Le nostre sono tematiche di interesse generale, che mirano a gettare le basi per una maggiore comprensione di patologie neurologiche importanti, con l’apertura di nuove strade che potranno portare in futuro a terapie innovative”.

Giuseppe Moffa

Redazione

CBlive

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