L’analisi del mercato azionario a cura di Pasquale Ferraro

lente ingrandimento

Telecom: Investire per Crescere

Sfumata l’occasione “GVT” (Global Village Telecom, società di telecomunicazioni), Telecom è pronta ad acquisire da F2i una quota (53.8%) di controllo della società Metroweb (un boccone che fa gola anche a Vodafone e non solo); un investimento che permetterà alla Telecom di migliorare e crescere. Sulle cifre non c’è l’ufficialità, ma si parla di un’offerta da circa 400 mln di euro. Metroweb SpA nasce nel 1997 a seguito della costituzione di Citytel da AEM per sviluppare e gestire reti e servizi di telecomunicazioni. Metroweb è proprietaria della più grande rete di fibre ottiche di Milano e della Lombardia, la più estesa rete metropolitana in fibra ottica in Europa con circa 375.000 km di fibra installati. Il 30 Giugno 2011 il Fondo F2i – Fondi italiani per le infrastrutture SGR e IMI, hanno rilevato la maggioranza delle quote di Metroweb. F2i detiene il 53,8% di Metroweb (il restante 46,2% di FSI). Tale acquisizione è ostacolata principalmente dai profili antitrust che deriverebbero sul mercato italiano da una riallocazione di Metroweb.

Venerdì Telecom ha reso noto di aver chiuso la cessione delle torri mobili brasiliane, aggiudicate da American Tower per 950 mln di euro e che tenterà le nozze della controllata carioca, Tim-Part, con l’operatore locale “Oi” (quarto operatore nel mobile e primo nel fisso). Un’operazione complessa perché, oltre a Telecom, anche Oi ha un debito consistente (15 miliardi) che potrebbe diminuire con la cessione di Portugal Telecom. Lunedì 17 novembre Il gruppo Telecom Italia ha precisato in una breve nota che non è allo studio alcuna operazione di aumento del capitale. Sarà cosi?

All’inizio del mese il cda di Telecom ha reso noto che” i primi nove mesi del 2014 di Telecom, sono stati condizionati dalle tensioni recessive del mercato domestico e dal rallentamento della crescita dell’economia nei paesi latinoamericani. In Brasile la crescita economica è risultata modesta e il tasso di cambio medio ha registrato una svalutazione di circa il 10% rispetto ai primi nove mesi del 2013. In un contesto di maggiore pressione competitiva, il mercato dei clienti mobili ha evidenziato un rallentamento rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente che non ha tuttavia compromesso la crescita della partecipata brasiliana. In tale contesto, il Gruppo Telecom Italia continuerà a difendere le proprie market share, ad investire nello sviluppo delle infrastrutture. L’evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2014 potrebbe essere influenzata da rischi e incertezze dipendenti da molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo. In particolare, il  business dipende in larga misura dall’evoluzione del contesto congiunturale e delle condizioni economiche e finanziarie nonché dal contesto competitivo del mercato in Italia e in Brasile.

Negli ultimi due anni (da 23 nov. 2012) il titolo Telecom ha fatto registrare un progresso del 31.64%. Il titolo nel 2000 (10 gennaio) era a quota 4.27; da allora le quotazioni hanno ceduto circa il 76%. L’ultimo dividendo è stato dato nel 2012 (0.02 euro). Il prezzo max degli ultimi due anni è 1.012 euro, quello minimo 0.466. Dall’inizio dell’anno il titolo ha guadagnato il 25.9%. Ultimo rating, Nomura(11/11/14): target price 0.90, giudizio “Neutal”.

 

Oggi, lunedì 24 novembre 2014, nella nostra rubrica “I titoli meno conosciuti di Piazza Affari” abbiamo scelto  Borgosesia.

Borgosesia S.p.A., è una società quotata a Piazza Affari dal 1991. Fondata nel 1873 Borgosesia S.p.A., in qualità di holding di partecipazioni, è attiva, tramite le società da essa controllate, nel settore tessile, immobiliare e del risparmio gestito, e opera mediante una struttura organizzata per Business Unit: BU Immobiliare BU Tessile. Nel settore tessile il Gruppo opera sia sul mercato estero che italiano. La Business Unit Immobiliare opera nel mercato italiano ed estero nei settori del property management tramite Borgo Re e dell’asset management attraverso Borgosesia Gestioni Sgr.

Il 13 Novembre il CDA di Borgosesia S.P.A. ha comunicato di aver chiuso i 9 mesi del 2014 con un utile consolidato di 0,328 milioni di euro, a fronte di una perdita di 0,772 mln di euro registrata nell’analogo periodo 2013. I ricavi sono di 2,5 mln (2,7 mln nel 2013), l’Ebitda è di 1,43 mln (1,65 mln nel 2013), il cash flow è di 0,59 mln (0,18 mln nel 2013). Al 30 Settembre la posizione finanziaria netta di Gruppo verso terzi è pari a circa 18 milioni, ivi inclusi i crediti finanziari non correnti e le attività finanziarie a lungo termine possedute per la vendita; al 30 settembre 2013 la posizione finanziaria netta di Gruppo verso terzi era pari a circa 12 mln di euro.

Il titolo Borgosesia (MC-micro cap) ha ceduto dall’inizio dell’anno il 14.55%. Attualmente le quotazioni sono a 0.76 euro; il prezzo massimo negli ultimi due anni è stato a 0.996, quello minimo a 0.70 euro. Nel 2002 (3 gennaio) il titolo era a quota 2.26 euro, da allora ha perso circa il 67%. Negli ultimi cinque anni non è stato dato alcun dividendo. Titolo altamente volatile, con scambi ridotti (media 30 gg quant. 5).

I TITOLI MIGLIORI E PEGGIORI DELL’ANNO

 MIGLIORI PER PERFORMANCE:

1)     AEFFE: +250.6%  (Il Gruppo Aeffe opera a livello internazionale nel settore della moda e del lusso)

2)       MONDO TV: +239.12% (è un Gruppo costituito da 9 società ed è leader in Italia e tra i principali operatori europei nel settore della produzione e commercializzazione di serie televisive e lungometraggi animati destinati al mercato televisivo e cinematografico ed attivo nei settori correlati)

3)       BASTOGI: +191.20% ( è una holding di partecipazioni che opera in tre settori: Servi per l’arte; attività alberghiera ed eventi)

4)       BIALETTI: +179.35%

5)       BE:+81.15% ( è uno degli operatori rilevanti nel mercato del Business Consulting, dell’Information Technology e del Business Process Outsourcing).

PEGGIORI PER PERFORMANCE:

1)     AEDES: -68.3% (Fondata a Genova nel 1905 e quotata in Borsa dal 1924, Aedes è tra le primarie società italiane operanti nel settore real estate)

2)     BCA CARIGE: -60.58%

3)     SACOM: -59.6% (è una realtà italiana attiva nella green biotechnology, legata alla produzione di microrganismi per uso vegetale anche mediante l’associazione degli stessi a fertilizzanti di varia natura)

4)       CONAFI: -56.8% (Conafi Prestitò S.p.A., società con sede a Torino, è un intermediario finanziario)

5)       INNOVATEC: -56.17% (è una holding di partecipazioni attiva, anche tramite sue controllate nei settori delle energie rinnovabili ed efficienza energetica).

IL TITOLO MIGLIORE E PEGGIORE DELLA SETTIMANA

 IL MIGLIORE: Bastogi Spa, fondata 151 anni fa, nel 1862, e quotata dal 1863, è la più antica società italiana quotata alla Borsa italiana ancora in attività.Il titolo ha chiuso la seduta settimanale facendo registrare la migliore performance sul listino milanese; guadagnando così il 46%. Grazie a questo ulteriore rally, le quotazioni ad oggi hanno guadagnato il 191.2%  dall’inizio dell’anno. Il prezzo max degli ultimi due anni è 4,0 euro, quello minimo 0.749 euro.

 IL PEGGIORE: Premuda è un gruppo armatoriale che ha come missione il trasporto di merci liquide e secche alla rinfusa, con navi di proprietà e di terzi. Premuda è oggi uno dei principali operatori nei servizi di trasporto marittimo e nel noleggio di navi per il trasporto di rinfuse liquide e secche.

Il titolo ha ceduto il 9.60%, aumentando così la sua flessione dall’inizio dell’anno del 25.45%.  Premuda ha chiuso i primi 9 mesi dell’anno con una perdita consolidata di 34,1 milioni (17,7 mln nei primi 9 mesi del 2013). I ricavi base time charter si attestano a 46,77 mln (47,3 mln analogo periodo 2013) e il risultato operativo è negativo per 19,3 mln (-6,1 mln nel 2013). La posizione finanziaria netta alla fine del terzo trimestre 2014, è negativa per 349,3 mln di euro, a fronte dei -300,5 mln al 30 settembre 2013 e dei -296,4 mln al 31 dicembre 2013.

 

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