L’associazione ex consiglieri regionali del Molise approva un documento sulla strage di Parigi

La sala consiglio di Palazzo Moffa
La sala consiglio di Palazzo Moffa

“L’Italia ha ripudiato la guerra. Lo ha sancito nella Carta Fondamentale della Repubblica. Non la subirà. Non permetterà che, popoli estranei alla sua cultura, si servano delle sue città e piazze come campi di battaglie per dimostrazioni terroristiche. Per queste ragioni, considerato che i morti del 13 novembre 2015 a Parigi sono nostri concittadini europei, leviamo alto il grido di dolore per chiedere alle Rappresentanze, in virtù delle conferenti responsabilità e della internazionale sovranità dell’Unione, di preservarla dalla violenza e dalla cruenta risoluzione dei conflitti di problematiche internazionali e mondiali. Venga deprecata la barbarie con la quale soggetti deliranti sfidano l’intera umanità, abusando di una forza cieca e smisurata su persone pacifiche ed inermi”.

Inizia così il documento approvato dal Direttivo dell’Associazione ex Consiglieri Regionale del Molise presieduto da Gaspero Di Lisa, sulla strage terroristica che ha colpito Parigi e la conseguente minaccia che incombe su tutta Europa, Italia compresa.

Nel documento, approvato all’unanimità nell’ultima riunione del Direttivo dell’organizzazione che raccoglie gli ex Consiglieri regionali del Molise (composto oltre che dal Presidente Di Lisa, dai consiglieri Ettore Di Domenico, Nicola Iacobacci, Pietro Pasquale, Angelo Pio Romano, Diana Battista Vitale e Giuseppe Sabusco), si legge ancora che “con spirito di ferma condanna e consapevole responsabilità, distintivi della nostra Associazione, che raccoglie uomini che in pace e feconda collaborazione hanno partecipato alla vita politica, economica e culturale delle popolazioni insediate nel territorio del Molise, siamo fraternamente vicini al popolo francese, alla comunità parigina, alle famiglie delle vittime e dei feriti e a quanti hanno sofferto e soffrono, come la famiglia Solesin per la morte della povera Valeria, vittima sacrificale della cultura della pace, le conseguenze delle atrocità del 13 novembre”.

L’Associazione poi, nel fare proprio il pensiero espresso dal Presidente dalla Repubblica, Sergio Mattarella, subito dopo i drammatici accadimenti verificatisi nella capitale Francese, richiede “alle Autorità di Roma e di Strasburgo, di dare risposte chiare ed adeguate alla disumana ferocia che si è abbattuta sull’UE. Merita di essere stroncata con immediatezza”.

“Ognuno – concludono gli ex Consiglieri – si convinca che l’attuale situazione ci pone dinanzi alla globalizzazione della violenza e del terrorismo. Queste sfide, tanto perniciose, richiedono strumenti e strategie sostanzialmente innovative rispetto alle classiche risposte date in passato, soprattutto perché devono essere efficaci sulle strategie stragiste del nemico dichiarato della cultura e civiltà europea”.

 

Redazione

CBlive

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