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Lucano a Campobasso, Casapound insorge contro Caritas e sindacati. “Il modello Riace muore con la fine dei finanziamenti”

“Lo sforzo di sindacati e associazioni varie per favorire gli immigrati a discapito dei cittadini italiani ha raggiunto un nuovo apice”. Così l’ex candidato di Casapound alla presidenza della Regione Molise, Agostino Di Giacomo commenta l’arrivo a Campobasso del sindaco di Riace, Mimmo Lucano in programma per domani, 15 febbraio.

“Cgil e Caritas – le parole di Di Giacomo – lo hanno invitato per fargli spiegare ai molisani come l’unico modo per evitare lo spopolamento delle aree interne della regione sia importare immigrati, che siano clandestini o meno poco importa. Tutti ricordano la vicenda di Lucano che ha fatto del business dell’immigrazione un trampolino di lancio per il premio Nobel, salvo essere poi accusato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed allontanato con provvedimento giudiziario dal comune che amministra”.

“È evidente – ha proseguito – che il blasonato ‘modello Riace’ si basa su un meccanismo distorto destinato a morire con la fine dei finanziamenti. L’unico modo per ripopolare le zone interne dell’Italia è mettere in atto efficaci politiche di supporto alla natalità ed all’avvio di attività economiche. Per questo CasaPound rilancerà nelle prossime settimane ben due proposte concrete rivolte agli italiani, il reddito regionale di natalità e l’Irpef ridotta per i comuni montani, già presenti nel nostro programma per le elezioni dell’aprile scorso, con punti di raccolta firme in tutte le città molisane “.

“Il Molise – conclude Di Giacomo – non ha bisogno di importare nuovi genitori, peraltro in maniera illegale. Sono tante le giovani coppie che non mettono al mondo bambini per problemi economici ed è dovere di chi ci governa far sì che le famiglie italiane possano vivere serenamente e pensare al futuro”.

Intanto, il primo appuntamento per la raccolta firme della campagna lanciata da Casapound è previsto per sabato 16 febbraio ad Isernia, dalle ore 17 alle 20, in Piazza della Repubblica.

Redazione

CBlive

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