Palazzo San Giorgio, l’assise civica approva il regolamento per la Consulta femminile

L'assise civica durante la discussione sulla sanità
L’assise civica di Palazzo San Giorgio

Le Pari Opportunità rappresentano “uno dei temi cari all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Battista che, dall’inizio del mandato, si è mostrata particolarmente sensibile alle problematiche relative alle differenze di genere”. A scriverlo, in una nota stampa, l’amministrazione di Palazzo San Giorgio.

Un impegno che è diventato concreto – prosegue la nota – e che si è trasformato in un obiettivo: promuovere e tutelare la dignità e i valori che sono propri dell’universo femminile e che si esplicano sia nell’ambito della famiglia, della società e delle istituzioni sia pubbliche che private attraverso progetti e attraverso un organismo ad hoc che è la Consulta. La Consulta, che come dice la parola stessa è un organismo consultivo, sarà costituita dalle associazioni che operano da almeno un anno sul territorio. Con loro ci saranno le forze femminili dei partiti presenti nel Consiglio e nella giunta comunale e le rappresentanti di organismi sindacali riconosciuti sul territorio, un’esponente delle forze dell’ordine, una studentessa nominata dalla Consulta degli studenti, un’esponente dei vari albi professionali e una dipendente comunale.  La consulta dura per tutto il mandato sindacale e le cariche sono gratuite.

L’assise civica di Campobasso, nella seduta di martedì 15 maggio, ha approvato il regolamento interno per la Consulta femminile, istituita anche per avvicinare le istituzioni alle associazioni che operano sulle delicatissime tematiche, al fine di attuare i principi di eguaglianza sanciti all’articolo 3 della nostra Costituzione.

“Il Comune – spiega l’assessore alle Pari Opportunità, Emma de Capoaè partito dall’analisi dettagliata della condizione femminile nel territorio di competenza per arrivare a creare l’organo che potrebbe elaborare proposte e progetti volti a sviluppare la cultura delle pari opportunità e a promuovere la partecipazione attiva delle donne alla vita pubblica e nello specifico anche a quella politica. La Consulta si pone anche l’obiettivo di rimuovere tutti gli ostacoli di ordine economico, sociale, culturale e istituzionale che costituiscono forme di discriminazione nei confronti delle donne. Cercheremo – continua la de Capoadi promuovere il più ampio dibattito con gli organismi di parità che sono presenti sul territorio, dibattito finalizzato al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi che la consulta si pone, proponendo, tra le altre attività anche quella di promuovere al Consiglio e alla Giunta, ciascuna per la propria competenza, interventi, progetti, eventi che sono appunto finalizzati al miglioramento della condizione femminile. Sono soddisfatta per l’istituzione dell’organismo e colgo l’occasione per ringraziare la presidente della commissione Pari Opportunità Giovanna Viola e tutti i membri della commissione per il gran lavoro che hanno portato avanti”.

“Sono soddisfatta del lavoro svolto da tutta la commissione – le parole di Giovanna Viola, presidente della commissione Pari Opportunità – dove abbiamo lavorato su una bozza di regolamento e statuto poi cucito sulle esigenze della Città di Campobasso ampliando la Consulta, oltre che alle associazioni, al mondo politico femminile e a quello di rappresentanze istituzionali. Ringrazio l’assessore de Capoa per l’input che ci ha fornito e per l’ottimo lavoro effettuato”.   

Redazione

CBlive

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