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Pallacanestro A2 femminile, la Magnolia contro il Forlì: campobassane determinate a riscattarsi

Il gruppo rossoblù vuol mettere da parte le scorie dell’ultima gara non al top con Umbertide

La parola d’ordine, alla vigilia, è una sola: riscatto. Assume un simile valore il match contro il Forlì per La Molisana Magnolia Campobasso che, nella circostanza, sarà chiamata al secondo dei tre confronti interni consecutivi (il prossimo sarà a stretto giro di posta mercoledì in occasione del recupero della diciannovesima giornata contro Bologna). Sull’altro fronte le rossoblù troveranno un quintetto come quello forlivese reduce da un recupero, mercoledì sera contro La Spezia, che ha consegnato sì il quarto referto giallo in successione, ma al termine di una contesa molto equilibrata.

Così, per i #fioridacciaio, il match del ventiquattresimo turno del girone Sud dell’A2 femminile finisce per assumere un valore, di fatto, ‘capitale’. Del resto, non ci gira attorno più di tanto il coach delle rossoblù Mimmo Sabatelli. “Veniamo – spiega – dalla più brutta prestazione stagionale in occasione del match interno con Umbertide, non tanto per il risultato, quanto piuttosto per l’atteggiamento visto sul parquet. In settimana c’è stato un chiaro confronto con il gruppo e ne è emersa forte l’intenzione di dar vita ad una gara che ci possa ‘rimettere in pari’ con il meraviglioso pubblico che ci è sempre vicino e con la società che non ha mai fatto mancare il proprio sostegno ed il proprio supporto”.

In tal senso, quello con il Forlì assume i contorni del classico test ‘cartina di tornasole’ per tutto il gruppo delle magnolie. “Ci concentrassimo esclusivamente sulla loro posizione in classifica – aggiunge il tecnico delle campobassane – commetteremmo il più grande errore possibile. Proprio l’ultima gara disputata contro La Spezia ha dimostrato che di fronte troveremo un quintetto che non si arrende mai e lotta sino alla fine. Ma, mai come in questo momento, più che speculare sull’antagonista, dovremo guardare in casa nostra e non entrare in campo come avvenuto sabato scorso, cercando invece di concentrarci su quanto dobbiamo fare e sulle situazioni che abbiamo provato in settimana senza alcune distrazione, ma rimanendo ben concentrati nell’eseguire le singole priorità che ci siamo dati”.

Il sentimento di rivalsa delle rossoblù si associa ad una situazione fisica nel complesso positiva. L’unica che non ha lavorato in settimana è stata Roberta Dentamaro che lamenta ancora problematiche ad un piede e, pertanto, sarà tenuta a riposo (potrebbe andare a referto comunque, ma solo per onor di firma).

In particolare, nel confronto avuto con il gruppo, sono stati messi in evidenza i diversi errori di concetto e di applicazione che hanno fatto da sfondo alla gara con Umbertide, un atteggiamento che lo stesso gruppo delle rossoblù vuol archiviare come un brogliaccio di quello che è, invece, sinora un racconto con tante pagine intense. “Abbiamo voglia di regalare altre soddisfazioni ai nostri supporter e ai nostri dirigenti – spiega Sabatelli – e già questa gara deve essere per noi un’opportunità da concretizzare”.

Per farlo, però, occorrerà misurarsi con il quintetto forlivese, formazione tutta italiana e dall’età media piuttosto giovane che, sinora ha vinto solo tre gare (tutte e tre nel proprio impianto), ma che ha sempre lottato strenuamente in ogni appuntamento. “Motivo in più per prestare attenzione – precisa il coach delle molisane – tanto più che, cifre alla mano, il PalaVazzieri sinora non è stato un fortino per noi in virtù di un record del 50% di confronti in più, motivo in più per riuscire ad invertire la rotta ed iniziare a fare del giocare nel nostro impianto un valore aggiunto”.

Per riuscirci, secondo Sabatelli, la traccia da seguire dovrà avere una caratteristica ben precisa. “Abbiamo avuto modo di vedere già contro l’Umbertide – sintetizza – che quando abbiamo avuto la possibilità di giocare in velocità siamo riusciti a semplificarci la vita. Più in generale, però, credo che anche con Forlì dovremo correre sì, ma senza avere fretta, mettendo sul parquet la giusta intensità e sfruttando al meglio tutto il campo evitando quei ‘passaggi a vuoto’ che, alla resa dei conti, hanno finito per condizionare alcune nostre prestazioni”.

Redazione

CBlive

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