Partito Democratico, gli iscritti del basso Molise: “Venittelli fotocopia della Fanelli. Si dimetta da presidente dell’assemblea regionale”

L'onorevole Laura Venittelli
L’onorevole Laura Venittelli

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA Iscritti PD Basso Molise – Rete Per la Sinistra e per il NO al Referendum Costituzionale

Siamo rimasti negativamente colpiti dalle dichiarazioni dell’On. Laura Venittelli, Parlamentare e Presidente dell’Assemblea Regionale del Partito Democratico del Molise, eletta in quei ruoli anche grazie ai nostri consensi, la quale per compiacere il suo Premier, si è affrettata pochi giorni fa ad aprire la campagna elettorale in vista del referendum costituzionale, lanciando i comitati a sostegno del ‘sì’ in Molise.

Dato che lei On. Venittelli ha scelto di entrare di petto in questa battaglia referendaria, farebbe bene a questo punto a dimettersi dal ruolo di Presidente del PD Molise, poiché il suo modus operandi non costituisce più elemento di garanzia e di equilibrio tra le differenti anime del partito. Non ci sentiamo più rappresentati da un presidente che sempre più sta diventando la perfetta fotocopia del segretario regionale del PD. Laura Venittelli e Micaela Fanelli: entrambe renziane di ferro a Roma e fratturiane in Molise, si stanno rendendo complici, con il loro silenzio,  della graduale privatizzazione della sanità regionale, della distruzione del lavoro, del progressivo impoverimento delle aree interne e del Basso Molise e ora finanche dello svilimento della Costituzione nata dalla Resistenza e della lotta di liberazione contro il nazifascismo.

Un consociativismo dettato da interessi personalistici che nulla hanno a che vedere con i problemi reali della gente.

On. Venittelli, pur sforzandoci non riusciamo a comprendere perché lei trovi così necessaria una riforma costituzionale che rischierebbe seriamente  di far tornare l’Italia indietro di settant’anni.  

Quella che lei esalta è una controriforma confusionaria, conservatrice, che  non riduce i veri sprechi della politica, che rafforza il potere centrale a danno delle autonomie. Una riforma illegittima perché è stata prodotta da un Parlamento di nominati, eletto con una legge elettorale (Porcellum) incostituzionale;  che espropria la sovranità al popolo e la consegna a una minoranza parlamentare che solo grazie al premio di maggioranza si impossessa di tutti i poteri; che non garantisce l’equilibrio tra i poteri costituzionali e mette gli organi di garanzia (Presidente della Repubblica e Corte Costituzionale) in mano alla falsa maggioranza prodotta dal premio.

Una ulteriore gravissima ‘porcata’ di un Premier non eletto da nessuno che da rottamatore è diventato in poco tempo il salvalgente di rottamati, trombati, pluri-indagati e condannati (Verdini docet). Per tutti questi motivi contribuiremo con il nostro impegno a batterci affinchè vi sia  una larga affermazione del NO al referendum confermativo di ottobre e venga respinto una volta per tutte quest’ennesimo vigliacco tentativo di stravolgere in senso reazionario l’ultimo vero baluardo a difesa della democrazia in Italia.  

Redazione

CBlive

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