Soffocato da una polpetta, la Procura di Bari chiede l’archiviazione

Il sostituto procuratore di Bari che si è occupato di far luce sulle circostanze della morte del piccolo Giulio, il bambino di 9 anni di Campobasso morto  soffocato per aver ingerito una polpetta all’Ikea del capolugo pugliese, ha chiesto l’archiviazione del caso per le uniche due persone finite nel registro degli indagati. Il medico del 118  che soccorse il piccolo e il responsabile della sicurezza del centro Ikea.

Per la magistratura non ci sarebbero, infatti, elementi sufficienti per sostenere l’accusa di omicidio colposo.

Una storia, quella del piccolo Giulio che tenne tutti gli abitanti di Campobasso con il fiato sospeso. La notizia di quella immane disgrazia in città arrivò subito dopo il drammatico evento che avvenne il 20 agosto scorso, qundo la famiglia del piccolo, in vacanza in Puglia ,decise di pranzare presso il ristorante presente nel centro Ikea.

Fu in quell’occasione che una polpetta ostruì le vie aeree di Giulio e a nulla valsero i soccorsi imediati. Il bambino venne disostruito solo mezz’ora dopo, quando fu trasportato al Pronto soccorso.

Ma quei trenta minuti, nonostante siano passati così in fretta tra la disperazione di chi tentava di salvargli la vita, sono stati troppi e decisivi per i danni arrecati sul piccolo corpicino che resistette solo 3 settimane in terapia intensiva dell’ospedale pediatrico Giovani XXIII di Bari.

Il 9 settembre venne dichiarato il decesso di Giulio e solo qualche giorno più tardi la città fu chiamata a piangere un angelo volato via troppo presto.

 

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