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Stop al bando per le periferie, l’Anci chiama in causa i parlamentari della regione: “Si attivino per scongiurare una sciagura per il Molise”

“Ci preoccupa la sospensione delle convenzioni del Bando Periferie, anche alla luce degli oneri sostenuti per la progettazione e per l’avvio di alcune delle opere previste”. È quanto ha affermato il presidente Anci Molise, Pompilio Sciulli, in riferimento al testo contenuto in uno degli emendamenti del decreto Milleproroghe, approvato lunedì in Senato.

L’emendamento in questione è il 13.2 (testo 2), che al punto 01-bis riporta: “L’efficacia delle convenzioni concluse sulla base di quanto disposto ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 maggio 2017, nonché delle delibere del CIPE n. 2 del 3 marzo 2017 e n. 72 del 7 agosto 2017, adottate ai sensi dell’articolo 1, comma 141, della legge n. 232 del 2016, è differita all’anno 2020. Conseguentemente, le amministrazioni competenti provvedono, ferma rimanendo la dotazione complessiva loro assegnata, a rimodulare i relativi impegni di spesa e i connessi pagamenti a valere sul Fondo sviluppo e coesione”.

L’Ufficio di Presidenza Anci Molise esprime forte preoccupazione perché a cantieri ormai avviati e a bilanci già impegnati, il danno che si provocherebbe assumerebbe proporzioni di gran lunga superiore ai milioni di Euro di interventi totali previsti dal Bando Periferie.

Grazie a questi cantieri, inoltre, si stavano finalmente generando opportunità di lavoro importanti in tutta la regione.

“L’Ufficio di Presidenza, – fa sapere Sciulli – in stretta collaborazione con i Comuni coinvolti e Anci nazionale sta sollecitando i Parlamentari molisani affinché si attivino per scongiurare quella che si configurerebbe come una grave sciagura per l’intero sistema Molise”.

Redazione

CBlive

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