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Una vita sempre più virtuale tra presente e possibile futuro

La nostra vita è legata in maniera indissolubile al mondo virtuale, grazie al quale possiamo lavorare, cercare notizie, prenotare viaggi e giocare. Oggi tutto ciò che di cui abbiamo bisogno è disponibile all’interno dello sconfinato mondo di Internet: i nostri comportamenti d’acquisto, le amicizie e la vita sociale, lo svolgimento della nostra professione sono sempre più spesso legate al web. I social network, ad esempio, hanno portato ad una svolta epocale, specialmente all’interno del mondo dei giovani che, spinti dal desiderio di nuove esperienze e dall’insicurezza e ingenuità tipiche dell’adolescenza, si rifugiano in un mondo virtuale, credendo di entrare a far parte di una comunità adatta alle loro esigenze.

Uno degli aspetti che più hanno contribuito alla digitalizzazione delle nostre vite è stato lo shopping online: sul web è possibile reperire qualsiasi prodotto, compreso il cibo. Esistono addirittura portali che consentono di gestire un orto online, controllandolo via webcam, scegliendo cosa piantare per poi farsi spedire il tutto comodamente a casa. Lo stesso discorso vale per i servizi: basti pensare che esistono ottimi esempi di banca virtuale. Senza dimenticare poi al mondo del divertimento legato allo sport come come il sito targato NetBet dedicato alle scommesse oppure a quello dei giochi online sempre di NetBet Casino.

È inoltre cambiato in maniera radicale il mondo dei giochi. Un esempio su tutti è Second Life, un nuovo modo di socializzare, di partecipare alla vita reale. Un nuovo business. Non si tratta di un semplice gioco, ma di un nuovo modo di vivere la realtà attraverso la quale si può partecipare ad eventi, a conferenze, assistere a concerti. Oppure dar sfogo alla propria creatività: l’intera struttura di Second Life è generata e costruita dai diretti protagonisti. Gli avatar costruiscono case, oggetti e realizzano capi d’abbigliamento. Per poi venderli in Linden Dollar, la nuova valuta. Che si può convertire in denaro reale: il business ha raggiunto dei livelli tali da rendere fluttuante il cambio.

Il fenomeno Zepeto e Sansar

Simile a Second Life è Zepeto che permette di avere un avatar in 3D che è molto simile a noi: questo perché prende vita da un selfie che viene richiesto al momento dell’iscrizione. Dopo, il viso si può modificare nei minimi particolari, dalla lunghezza dei capelli a quella della barba, dalla sfumatura di colore degli occhi alla montatura degli occhiali. Pronto l’avatar, inizia il gioco, che si sviluppa in una realtà virtuale in cui “avvengono” diversi eventi. L’app, sviluppata dalla sudcoreana Snow, è stata lanciata a novembre è gratuita sia per Android che per iOS (ma alcuni oggetti si possono comprare) e in pochi mesi ha scalato le classifiche dei portali. È tra le preferite dai giovanissimi tra i 14-19 anni, che dopo Instagram, su cui impazza #Zepeto, e Snapchat stanno arrivando in massa in questa realtà virtuale per interagire con gli amici.

Su Zepeto si possono conoscere ed “incontrare” persone che vivono in ogni parte del mondo, che poi si possono ritrovare sui social, trasportando così un rapporto nato nel mondo parallelo in quello, si spera, reale. Con Zepeto infatti si può chattare e scambiarsi messaggi vocali con gli altri personaggi, creando anche una emoji di noi stessi, sempre da condividere con gli altri avatar. Una volta iscritti, infine, si ricevono dei soldi, mille coin, da spendere per rifornire la propria stanza o il proprio guardaroba.

Sulla stessa lunghezza d’onda c’è Sansar, l’app che democratizza la realtà virtuale abbattendo i costi per gli utenti. Sansar si basa sulla realtà virtuale e si tratta di un mondo totalmente immersivo, all’interno del quale ci si può muovere a 360 gradi e godere di un livello di realismo molto alto in ogni dettaglio, sia per quanto riguarda l’ambientazione che gli avatar. All’interno di questo mondo, il giocatore può esplorare i luoghi a disposizione o crearne di nuovi, utilizzando elementi 3D preesistenti oppure building blocks messi a disposizione dal sistema tramite uno store in continua espansione. Tutte le ambientazioni create potranno poi essere messe in condivisione con un gruppo di amici oppure con l’intero web tramite un semplice link diretto.

La piattaforma, che da qualche giorno è in public beta, quindi accessibile a tutti, ha prima attraversato un lungo periodo di creators beta, durante il quale un gruppo selezionato di creativi ha messo a disposizione le proprie skill per costruire il primo gruppo di ambientazioni, che sono già qualche centinaio e comprendono città, giardini, templi, musei, isole, teatri e repliche di edifici famosi. L’iscrizione è gratuita per l’utente casuale, che ha a disposizione un terreno di 4×4 kilometri per creare tre “esperienze virtuali”, ma è disponibile una sottoscrizione di 9,99 dollari al mese per ottenere più spazio e una di 99,99 al mese per il pacchetto “professional”.

Redazione

CBlive

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