Unire le sponde del Mediterraneo con la ricerca: il Neuromed firma un’intesa internazionale con la Tunisia

neuromedContinuano le collaborazioni internazionali scientifiche promosse dall’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed. Martedì, 15 luglio, Il Neuromed di Pozzilli sottoscriverà un memorandum di intesa con BiotechPole Sidi Thabet di Ariana – Tunisi. La cerimonia avverrà presso gli uffici della presidenza dell’Istituto, al quarto piano della clinica, alle 12:00. A firmare quella che rappresenta un’ampia base di collaborazione saranno il Presidente del Neuromed, professor Erberto Melargano e il Presidente e Direttore Generale di BiotechPole Sidi Thabet di Ariana-Tunisi, professor Noureddine Bouzouaïa. Obiettivo del protocollo: creare un tappeto comune per rafforzare la cooperazione scientifica tra Italia e Tunisia.

Il memorandum prevede, infatti, una serie di collaborazioni tra i due Istituti per lo sviluppo di attività di ricerca di base e traslazionale nel campo biomedico, principalmente nell’ambito delle neuroscienze. Uno spazio viene, inoltre, dato alla formazione per la quale verranno promosse attività didattiche e formative che utilizzino le moderne tecnologie di informazione e comunicazione.

In termini pratici, l’avvio di questa collaborazione sarà caratterizzato dall’elaborazione e attivazione di programmi di formazione e dallo scambio di conoscenze tra ricercatori dei due Istituti al fine di realizzare progetti scientifici comuni. Una collaborazione tra soggetti sì diversi ma che condividono, alla base, un obiettivo che travalica i confini nazionali per arrivare ad identificare nuove e migliori cure grazie al progredire della ricerca. La divulgazione scientifica, poi, avrà un ruolo di rilievo, creando un ponte di informazione tra ricercatori e pubblico.

Tra i primi appuntamenti di questa impresa che punta ad avvicinare le sponde del Mediterraneo sul terreno scientifico, ci sarà la partecipazione ad una tavola rotonda dal titolo: ‘Cyber Brain: opportunità e sfide per l’area Med’. E’ il caso di ricordare che il progetto Cyberbrain, grazie all’impiego di tecnologie informatiche avanzate, punta ad una connessione tra cervello umano e computer finalizzata ad ampliare le prospettive di studio e terapia di numerose patologie neurologiche. Una terra di frontiera, un punto di partenza per questa collaborazione che ribadisce con forza il valore della scienza, della cultura e del libero scambio di idee come strumento non solo di avanzamento della medicina, ma della promozione di una cultura di pace e cooperazione.

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