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‘BojanoMundial’, da Vicenza al Molise: gli ‘Attacchi di Pane’ invadono la città matesina. La squadra di calcio percorre 700 chilometri per il torneo estivo

Gli 'Attacchi di Pane', con la divisa biancoblù, in Piazza Roma a Bojano nel pomeriggio del 7 agosto 2017
Gli ‘Attacchi di Pane’, con la divisa biancoblù, in Piazza Roma a Bojano nel pomeriggio del 7 agosto 2017

Da alcune ore, a Bojano, si aggira un gruppo di ragazzi di Vicenza: sono gli ‘Attacchi di Pane’, squadra di calcio a tre, a cinque e calciotto della cittadina veneta, che partecipa al torneo ‘BojanoMundial’.

“Siamo nati nel 2013 – afferma il presidente dei biancoblù, Giovanni Diamantie il nome ‘Attacchi di Pane’ deriva da una citazione di Maccio Capatonda. Il nostro motto è ‘pane, grinta e goliardia’, che corrisponde al nostro modo di intendere il calcio, ovvero divertirci e provare a divertire. Per noi, anche la partita nella più profonda e dispersa periferia vicentina è un’occasione per fare coreografia, portare pubblico e divertirci”.

“Siamo un gruppo di una ventina di persone – precisa Diamantitra chi gioca a calcio a tre, chi a futsal e chi a calciotto. Disputiamo un campionato di calcio a 8 a Saviabona, quartiere di Vicenza, che va in scena da ottobre ad aprile”.

GIOVANNI DIAMANTI“Tifiamo quasi tutti per la squadra della nostra città, il Vicenza, appena retrocesso in Lega Pro dalla serie B – spiega il numero uno degli ‘Attacchi di Pane’anche se, sostanzialmente, non ce ne facciamo un problema. Ognuno esprime in libertà la propria fede calcistica”.

A Vicenza come avete conosciuto il ‘BojanoMundial’? “Abbiamo preso parte, nel 2016, al Fiffa Inda Street, torneo che si svolge a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. Si tratta di un vero e proprio ‘rave del pallone’, in cui i ragazzi si sfidano tre contro tre in tornei con partite da sette minuti su campi tracciati sull’asfalto con il gesso. Tramite i ragazzi conosciuti in Puglia siamo venuti a conoscenza del torneo nella cittadina molisana ed eccoci qui”.

“È la prima volta che ci rechiamo in Molise – conclude Giovanni Diamantie l’obiettivo, oltre quello sportivo, è anche e, soprattutto, conoscere il territorio”.

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Redazione

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