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I Lupi si riorganizzano: i tifosi raccolgono i soldi per l’iscrizione, la società assegna le cariche, l’area tecnica sceglie gli under

Giulio Perrucci in versione sportiva, domenica scorsa ha preso parte a Bicincittà
Giulio Perrucci in versione sportiva, domenica scorsa ha preso parte a Bicincittà

Il Campobasso si muove lentamente, a due settimane dalla fine del campionato, per riorganizzarsi in vista del prossimo, impegnativo, torneo di serie D. L’Interregionale, dalla stagione 2014/2015, tornerà a essere il campionato di quarta serie, complice la cancellazione dell’ex serie C2, che nelle ultime stagione si è chiamata Seconda divisione della Lega Pro.

La prima tappa è stato l’incontro dell’Associazione dei tifosi ‘Noi siamo il Campobasso’, che lunedì scorso si è dato l’obiettivo di raccogliere cinquantamila euro entro il 30 giugno, soldi necessari per la tassa di iscrizione e la fidejussione da depositare presso il Comitato Interregionale. In una settimana sono stati raccolti poco più di quattromila euro, un discreto bottino, anche se la strada verso l’obiettivo è ancora lunga da percorrere.

Non possiamo lamentarci – ha dichiarato, a tal proposito, il presidente Giulio Perrucci –, considerando che l’anno scorso quattromila euro sono stati raccolti in quindici giorni. Evidentemente, i supporter hanno capito che per la prossima stagione occorrerà alzare l’asticella, perché il campionato sarà molto più dispendioso”.

Dal punto di vista societario, come si sta muovendo la dirigenza del Campobasso? “Stiamo riorganizzando l’organigramma e non appena saremo pronti comunicheremo il tutto pubblicamente. Al momento stiamo ragionando sui ruoli, ma anche sul budget e stiamo provando a convincere qualcuno a entrare nei quadri societari”.

A che punto è la questione relativa alla gestione dello stadio di contrada Selva Piana? “Dobbiamo soltanto firmare la convenzione e dobbiamo mettere a punto qualche altro tassello a livello assicurativo. Per la verità, però, non sappiamo cosa stia accadendo attorno alla struttura, visto che sentiamo che lo stadio sarà aperto in tutta la sua capienza per l’arrivo di Papa Francesco. Sinceramente, stiamo sentendo solo voci, ma di ufficiale a noi nessuno ha detto niente. Ci siamo sentiti con l’attuale assessore allo sport e, a breve, dovrebbero iniziare i lavori per l’impianto idrico, mentre stiamo sempre aspettando di capire se il Comune ha intenzione di ristrutturare lo stadio in tutta la sua capienza e capacità”.

Mercato? “È ancora presto per parlarne, posso solo dire che stiamo lavorando sul pacchetto under e che, forse, organizzeremo a tal proposito anche un raduno per vederli all’opera da vicino”.

La società deve solo ufficiale la riconferma di Francesco Farina? “Con l’allenatore non ci sono problemi, nessuno ha mai messo in dubbio il fatto che Farina restasse alla guida del Campobasso”.

Assieme a Farina chi ci sarà nello staff? “Ancora non ne abbiamo parlato, ma credo che sarà riconfermato in blocco”.

Farina, infatti, dovrebbe avere al suo fianco sia il preparatore atletico Walter Brandoni, che l’allenatore dei portieri, Stefano Vavolo; mentre, per il ruolo di vice la società sta aspettando la decisione di Antonello Corradino, che se dovesse decidere di appendere le scarpette al chiodo troverà posto accanto al trainer Farina. Il centrocampista, 40 anni a ottobre, sta pensando seriamente al da farsi, anche se la voglia di giocare ancora un altro anno ci sarebbe ancora.

Per il settore giovanile come si organizzerà il Campobasso? “Innanzitutto faremo la Juniores Nazionale, poi decideremo se fare qualche altro campionato, sperando in un accordo con una o più scuole calcio del circondario”.

Chi saranno gli allenatori del settore giovanile? “È prematuro fare nomi, quindi non posso rispondere a questa domanda”.

Sul fronte Juniores Nazionale a essere in vantaggio per la guida tecnica ci sarebbe Carmine Rienzo, che alla guida dell’Under 18 dell’Atletico Trivento vinse tutto quello che c’era da vincere. Anche quest’anno il tecnico di Ferrazzano ha disputato un ottimo campionato di Promozione con un team giovanissimo in sella alle Acli Campobasso, club satellite di quello rossoblù. La scelta sarà importante, perché in una società che non può sperperare un allenatore capace di valorizzare i giovani, che poi potranno entrare nel giro della prima squadra, è fondamentale.

Presidente, dove si svolgerà il ritiro? “La squadra, probabilmente, si allenerà quindici giorni a Campitello Matese e un’altra decina in qualche posto nei dintorni del capoluogo”.

Questione sponsor? “Stiamo lavorando per fare avvicinare le aziende al club e, a breve, definiremo anche quello che sarà il mainsponsor. Chiederemo a ‘La Molisana’ quali saranno le loro intenzioni”.

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