Città

Ex Cinema Ariston, Battista e Chierchia chiariscono: “Una vicenda che si trascina da tempo. Due gli aspetti da distinguere, tecnico e politico”

Il sindaco Antonio Battista e il vice-sindaco Bibiana Chierchia
Il sindaco Antonio Battista e il vice-sindaco Bibiana Chierchia

La vicenda giudiziaria del Cinema Ariston ha tenuto banco negli ultimi giorni con la denuncia dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, che avevano chiesto le dimissioni dell’assessore all’Urbanistica, Bibiana Chierchia.

A rispondere il sindaco Antonio Battista e la vice Chierchia, che attraverso una nota stampa affermano: “Quella del Cinema Ariston è una vicenda che si trascina da tempo e che è ben impressa nell’immaginario di tantissimi campobassani. La storia di un edificio di pregio architettonico di proprietà privata che è stato il luogo del divertimento, della formazione, dello spettacolo per più di una generazione, ma che da anni ormai è una fatiscente costruzione in centro città, su cui i proprietari, per via della nascita di altri centri di aggregazione e culturali, hanno deciso di non investire più denaro. E così gli stessi proprietari hanno, in passato, manifestato la volontà di vendere l’ex cinema agli Enti Locali. Ma la buona volontà non basta per trasformare un’idea in un progetto concreto: occorrono fondi, risorse che in un periodo difficile come quello che stiamo attraversando, ormai da troppo tempo, è impossibile reperire. Parallelamente la proprietà avrebbe trovato l’interesse di un’azienda ad acquistare l’ex cinema per abbattere e costruire spazi ad uso civile e commerciale”.

“Di fatto – prosegue il comunicato di Battista e Chierchiaquella che sembrerebbe un’ingarbugliata vicenda, che in questi giorni vede sotto tiro l’assessore all’Urbanistica, di fatti si svolge su due piani: quello tecnico e quello politico. L’aspetto tecnico è stato ovviamente affidato alla struttura Urbanistica al cui vaglio è stato sottoposto il progetto di riqualificazione avanzato dalla società privata Gpe Group srl. L’esito della richiesta del permesso a costruire si concluse, la scorsa estate, con un motivato diniego, accompagnato anche dall’apposizione di vincolo sul prestigioso immobile apposto dalla Soprintendenza per i beni architettonici del Molise. Diniego e vincolo annullati dalla recente sentenza del Tar Molise che ha capovolto le decisioni del Comune e della Soprintendenza. Un regolare iter quello della struttura Urbanistica di Palazzo San Giorgio affidato a chi aveva le competenze per portare avanti il procedimento, ma che alla fine ha avuto un esito inaspettato per via dell’intervento della giustizia amministrativa”.

Il primo cittadino e l’assessore all’Urbanistica, intanto, hanno affidato ai dirigenti dell’Ufficio legale e dell’Ufficio Urbanistica l’esame della sentenza del Tar, “che comunque va rispettata, per le opportune analisi”.

Redazione

CBlive

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button
CBlive
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie per consentirci di offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.

È possibile regolare tutte le impostazioni dei cookie navigando le schede sul lato sinistro.

Privacy Policy estesa