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Il diritto di sentirsi accettato dagli altri: gli studenti del Convitto Mario Pagano spiegano l’inclusione sociale e si mettono in ascolto del territorio

In Piazza per l'indagine conoscitiva che rientra nel programma dell'Erasmus+

“Chiunque ha il diritto di sentirsi a proprio agio nell’ambiente in cui vive, nonostante le differenze che ci possano essere nell’ambito sociale, economico e politico. Ognuno ha il diritto di sentirsi accettato dagli altri”. È questa la definizione che Maurizia, studentessa del Liceo Scientifico Europeo del Convitto Mario Pagano di Campobasso, dà dell’inclusione sociale.

In piazza Vittorio Emanuele, insieme a lei ci sono Gaia, Martina e Vitale e tutti gli altri allievi della scuola di via Mazzini che stanno vivendo l’esperienza dell’Erasmus +.

In occasione della nona edizione della Marcia dei Misteri hanno voluto essere presenti per “mettersi in ascolto del territorio”  in relazione a tale tipo di fenomeno. Ovvero, hanno voluto capire se, anche nella comunità del capoluogo, siano presenti ancora fenomeni di esclusione sociale.

Lo hanno fatto, insieme ai loro docenti e al rettore, Rossella Gianfagna, in occasione di un’indagine conoscitiva che rientra nel più ampio partenariato strategico, promosso all’interno del programma Erasmus+ e denominato ‘European Heritage: opening minds for integration and progress’ 2018-2020 – (Patrimonio europeo: menti aperte per l’integrazione e il progresso).

Un questionario anonimo che molti hanno deciso di compilare, assistiti dalle indicazioni degli stessi studenti.

“I ragazzi sono entusiasti di questa giornata e di quello che sarà il terzo incontro di progetto”, ha raccontato la professoressa Giovanna Ciocca, docente che, insieme ad altri colleghi, sta lavorando al progetto e che, così come tutti gli studenti, è pronta per ospitare, dal 13 al 19 ottobre prossimi, la delegazione estera.

Spagna, Belgio e Polonia, gli altri Paesi coinvolti e con i quali, il prossimo mese, sarà possibile fare il punto sulle modalità attraverso le quali l’Unione Europea favorisce l’inclusione sociale.

Ma cosa si aspettano gli allievi da questa indagine? “Sicuramente un territorio dove ancora, purtroppo, qualche fenomeno di esclusione sociale è ancora presente”. Proprio come ha raccontato Gaia che spera però come le cose possano cambiare e come le persone siano finalmente disposte a ragionare su fenomeni che vanno combattuti decidendo di dire ‘no’ a pregiudizi e siano soprattutto disposte ad aprirsi, invece, alla conoscenza e alla cultura.

Aspetti quest’ultimi, decisamente fondamentali per questo tipo di progetto che mira alla rivalorizzazione del patrimonio culturale per valorizzare le diversità a cui, bisogna approcciare senza preconcetti.

Ecco perchè gli studenti hanno deciso di scendere in piazza in occasaione della Marcia dei Misteri’, la stracittadina podistica che unisce sport e cultura e celebra quell’immenso patrimonio che identifica la città di Campobasso.

Redazione

CBlive

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