
Lo sciopero degli autisti del trasporto pubblico urbano di Campobasso, inizialmente previsto per il 25 giugno, è stato differito al 19 luglio 2025, dalle ore 8:30 alle 12:30.
A comunicarlo sono le segreterie regionali di FAISA-CISAL, FILT-CGIL e UGL Autoferro, a seguito dell’autorizzazione rilasciata dalla Commissione di Garanzia sull’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Al centro della protesta, la decisione unilaterale della società SATI Spa – attuale gestore del servizio urbano – di imporre agli autisti l’obbligo di effettuare il rifornimento degli autobus, senza alcun accordo sindacale e in violazione degli accordi aziendali in vigore.
“È un’imposizione autoritaria e inaccettabile” – dichiarano le sigle sindacali – “perché la mansione non rientra nella declaratoria contrattuale degli autisti, comporta tempi incompatibili con il servizio e vìola un accordo sottoscritto con la precedente gestione SEAC, tuttora valido”.
Secondo i sindacati, gli accordi in questione sono giuridicamente tutelati: “Sono protetti dalla legge, dal Codice dei Contratti Pubblici e dallo stesso contratto di servizio in essere tra il Comune di Campobasso e SATI”.
Non solo. Le organizzazioni puntano il dito anche contro la violazione dell’articolo 12 del contratto di servizio, che obbliga SATI a rispettare i contratti integrativi precedentemente applicati al personale ereditato dalla gestione cessante.
“In sede di procedura di raffreddamento, SATI ha riconosciuto l’esistenza di quegli accordi, salvo poi negarli pubblicamente. Un comportamento grave e scorretto” – affermano i rappresentanti sindacali.
Il comunicato delle tre sigle richiama inoltre alle responsabilità dell’Amministrazione comunale:
“Il Comune ha il dovere, sancito dalla legge, di vigilare sull’esecuzione del contratto di servizio. Non si tratta di una questione politica, ma di un obbligo giuridico previsto dall’art. 115 del Codice dei Contratti Pubblici. Deve intervenire per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori”.
Lo sciopero del 19 luglio sarà quindi – concludono i sindacati – “una risposta ferma alle violazioni e un richiamo forte alle istituzioni, affinché si ristabiliscano legalità e rispetto per chi ogni giorno garantisce il diritto alla mobilità dei cittadini”.