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“Uomini e territori: idee per lo sviluppo locale dopo Expo”, l’evento è iniziato nel migliore dei modi: una tre giorni per parlare della crescita del territorio molisano

Un momento dell'inaugurazione dell'evento in Piazza Pepe
Un momento dell’inaugurazione dell’evento in Piazza Pepe

È partita bene, sotto un bel solo d’autunno mite, la tre giorni di “Uomini e territori”, iniziativa dell’Agenzia di Sviluppo Rurale del Moligal che vuole coniugare la ruralità con l’innovazione, prendendo spunto dal messaggio rivoluzionario di Expo.

In piazza Pepe, nel centro di Campobasso, viavai di passanti incuriositi dal movimento di persone e prodotti enogastronomici, ma anche dalle immagini proiettate da due maxi schermi che valorizzano il lento cammino dei bovini sui tratturi molisani, quella transumanza che ancora oggi, grazie all’impegno della famiglia Colantuono di Frosolone, porta avanti il messaggio di una regione che, quando vuole, sa farsi amare. Tutto, all’interno del ‘Vivaio Molise’ un contenitore trasparente di idee propagate come semi da piantare. Allo scopo, agli angoli della struttura sono stati sistemati due grandi alberi di ulivo, e altre piante, simbolo della ferma volontà di restituire linfa e vigore all’albero della vita, emblema di Expo tra innovazione e tradizione.

La rassegna delle “idee per lo sviluppo locale dopo Expo” è partita con un tavolo tecnico che ha messo insieme propositi, esempi e progetti già esistenti o futuri. Con il Direttore di Asvir Moligal, Nicola Di Niro, e il Presidente del Moligal, Antonio Francioni, sono  intervenuti l’esperto di marketing turistico Bruno Bertero e l’assessore alle Attività produttive del Comune di Campobasso, Salvatore Colagiovanni.

Nel dibattito che si è acceso si sono fatti apprezzare gli interventi del professor Rocco Cirino, e dell’agronomo Michele Tanno, che da anni si batte per la salvaguardia di specie arboree. Esperti in materia, oltre che amanti del Molise, entrambi hanno evidenziato la necessità di costituire una rete di addetti ai lavori in grado di valorizzare il paesaggio molisano, le sue tradizioni, il suo cibo genuino.

Chiuso il primo incontro, al quale hanno preso parte anche quattro sindaci molisani, la scena l’ha presa tutta il ‘food truck’ della transumanza che sosterà tre giorni in piazza Pepe, per accompagnare il percorso progettuale e tecnico definito all’interno del ‘Vivaio Molise’ con i sapori del cibo buono e di vini, oli e birre di qualità.

Una delle piante presenti nella struttura predisposta per l'occasione in Piazza Pepe
Una delle piante presenti nella struttura predisposta per l’occasione in Piazza Pepe

La cucina gourmet in movimento ha fatto per intero la sua parte, fondendo la filosofia mordi e fuggi dello ‘street food’ con la tradizione del miglior cibo legato alla civiltà della transumanza. Un esperimento che piace e che rappresenta la prima, pratica dimostrazione di quello che gli esperti del settore prepareranno nei prossimi mesi, per dare peso specifico al Molise che piace: quello che punterà quasi tutto sul paesaggio per la maggior parte incontaminato, sulla cordialità della sua gente e sulla bontà del suoi prodotti. Sono stati in tanti ad assaggiare la colazione del pastore (frittata di cipolle e zucchine, caciocavallo podolico, manteca e tartufo su pane caldo, tutto rigorosamente molisano) che ha letteralmente deliziato i presenti.

“Uomini e territori” prosegue domani, venerdì, con questo programma:

ore 9:30 apertura del mercato vivaio

ore 10 – 12 tavolo tematico “Disegnare il futuro, la forza delle competenze”

ore 12:15 – 14 tavolo tecnico “La tradizione alla base delle strategie future”

ore 16 convegno “Uomini e territori, idee per lo sviluppo dopo Expo”

ore 17:30 chiusura dei lavori, firma della Carta delle Terre rurali

ore 18:30 happy hour dei tratturi.

 

Redazione

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