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Abusivi a Corpus Domini, scintille tra Colagiovanni e Cretella. Per il M5S “poca trasparenza”. L’assessore: “Tutto regolare e incasso record per l’ente”

L'intervento dell'assessore Salvatore Colagiovanni
L’intervento dell’assessore Salvatore Colagiovanni

Scintille a Palazzo San Giorgio tra l’assessore alle Attività Produttive e alla Polizia Locale, Salvatore Colagiovanni, e il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Simone Cretella, che aveva presentato una interpellanza sulla ‘riscossione dei tributi della fiera del Corpus Domini’.

A chiusura dei due interventi, del consigliere pentastellato e dell’assessore, mentre stava intervenendo l’esponente della maggioranza (per fatto personale) Pasquale Colarusso sono volate parole grosse, prima della sospensione dell’assise per mezz’ora, imposta dal piddino Stefano Ramundo, che stava sostituendo il Presidente dell’assemblea, Sabino Iafigliola.

Dai banchi del Movimento 5 Stelle, dove non era presente Luca Praitano, una volta sospesa la seduta, mentre i consiglieri lasciavano l’aula, sono volate parole pesanti, come quella del paragone con ‘Mafia Capitale’, l’inchiesta di appalti e tangenti nel Comune capitolino. L’assessore Colagiovanni ha replicato senza mezzi termini, respingendo a gran voce le pesanti accuse, prima che gli altri consiglieri contribuissero alla calma in aula.

“Non vedevo l’ora di chiarire la questione relativa ai posteggi dei commercianti ambulanti durante i giorni di festa del Corpus Domini, perché era mio dovere tutelare tutti i dipendenti comunali, che hanno lavorato sodo e onestamente durante la settimana più importante della città di Campobasso. Anzi, ringrazio il consigliere Simone Cretella, perché grazie alla sua interpellanza ho avuto modo di chiarire quella che è una prassi consolidata nel tempo, ma soprattutto di difendere l’operato degli agenti di Polizia Municipale e dei dipendenti della struttura ‘Commercio’ del Comune di Campobasso”: così si è espresso, attraverso una nota stampa, l’assessore Salvatore Colagiovanni.

“In primis – ha affermato Salvatore Colagiovanni – occorre ringraziare le forze dell’ordine, che hanno lavorato nei giorni di festa, così come mi preme un encomio particolare per Sua Eccellenza, il Prefetto di Campobasso, Francescopaolo Di Menna, il quale si è recato nelle zone di maggiore afflusso, al fine di verificare e monitorare personalmente la situazione durante il Corpus Domini più partecipato degli ultimi anni con le 150mila presenze registrate soltanto in occasione della sfilata dei Misteri. E un grazie anche al lavoro svolto dalla Protezione Civile, per l’opera prestata durante tutti i giorni, prima e durante le festività. Un lavoro importantissimo lo hanno svolto gli agenti della Polizia Municipale che, al lavoro quotidiano di routine, hanno affiancato egregiamente quello straordinario della festività. I vigili urbani, infatti, hanno assicurato anche l’intervento sugli incidenti stradali e hanno effettuato pure sequestri di venditori di frutta non autorizzati in area extraurbana. Questa è la premessa di un lavoro portato avanti nella più totale onestà, a dispetto di chi ha messo in dubbio l’integrità morale di chi ci ha messo la faccia, lavorando in una situazione sicuramente non agevole, considerando l’alto tasso di abusivi che sono riusciti, comunque, ad avere accesso al capoluogo. Se pure è stato commesso qualche piccolo errore, si è incappati in piccole imperfezioni solo dopo ore e ore di lavoro. E, comunque, non tollero che ci sia stato qualcuno che si è permesso di fare piazzate tra la gente. La vita è fatta di scelte di opportunità, parola sconosciuta a chi piace pontificare e crede di non sbagliare mai. L’opportunità, in questo caso, significava richiamare in disparte la persona che stava sbagliando, consigliando in maniera più lucida (perché magari in giro a fare la passeggiata, in totale relax) di agire diversamente”.

“Ci è stato rimproverato di aver fatto pagare il posteggio ad alcuni ambulanti che erano riusciti, comunque, a installare la propria bancarella tra la fiera – ha proseguito l’assessore Colagiovanni –. Io posso dire che la struttura ‘Commercio’ spende perché incassa e quello è un modo per incrementare le entrate. Sono stati fatti i controlli in posti dove non si dava fastidio a nessuno e, come avviene da un quarto di secolo, la posizione dell’ambulante si regolarizza al momento. Gli agenti della Polizia Municipale, però, fanno prima due controlli: il primo, in loco, sull’identificazione personale e sulla documentazione necessaria per vendere; il secondo, in struttura, dove si verifica che i documenti siano conformi ai dati registrati e, dunque, non siano falsi. Solo successivamente si concede la possibilità di vendere. È stata messa in dubbio l’integrità morale e l’onestà dei tre dipendenti della struttura ‘Commercio’ che hanno lavorato quasi ininterrottamente dal mercoledì alla domenica, perché la procedura di accreditamento per il posto prevede un primo controllo sui requisiti morali/professionali, secondo quanto dispongono le norme in vigore, attraverso l’acquisizione dei dati e dei documenti dei richiedenti. Inoltre, sui controlli da effettuare sulle autocertificazioni, si è andati ben oltre la soglia del 5% in un trimestre, fissata dalla legge, perché sono stati effettuati controlli pari al 7,58%. E, comunque, la struttura non ha cumulato le richieste del Corpus Domini con quella della restante attività dell’ufficio per quel trimestre. Terminata la consegna dei permessi, si procede, di concerto con la Polizia Municipale, a verificare i posti rimasti liberi, generalmente il 15% totale dei posteggi, che sono assegnati (criteri stabiliti dal D.Lgs. 114/98 e dalla L.R. 33/99) secondo l’operazione cosiddetta ‘di spunta’, che si svolge dalle 15 del venerdì e fino a tarda sera e del quale se ne occupa il delegato economale, che gestisce la riscossione in contanti (somma raccolta depositata prima nella cassaforte dell’ente, poi su apposito capitolo di bilancio), previo rilascio di ricevuta numerata progressivamente, poiché non è dato sapere in anticipo il numero dei posteggi liberi e degli ambulanti interessati. Terminata la spunta nella struttura, se ci sono altri posteggi, questi vengono assegnati nella giornata del sabato, quando è richiesto agli interessati il documento di riconoscimento, l’eventuale permesso di soggiorno e la licenza da itinerante”.

Sulla questione abusivi, Colagiovanni incalza: “Nelle numerosi riunioni in Prefettura si era deciso che nell’ambito dell’area fieristica, in caso di presenza di abusivi, collocati in spazi che non ostacolavano il passaggio, né intralciavano l’attività degli altri ambulanti, l’opportunità di farli rientrare nella festa, non prima del tardo pomeriggio del sabato, con la riscossione di un contributo festività Corpus Domini”.

“Già da oggi, comunque, posso dire che dall’anno prossimo su Corso Vittorio Emanuele – ha riferito l’assessore – studieremo qualche soluzione mettendoci qualcosa di nostro, al fine di non lasciarlo completamente scoperto, perché così facendo c’è il rischio che diventa zona franca per gli abusivi, che possono sistemarsi senza troppi problemi”.

“Occorre considerare – ha spiegato ancora Colagiovanni – che gli agenti della Polizia Municipale e i dipendenti comunali hanno agito anche in un contesto di umanità, nel massimo rispetto della persona. In molte circostanze, sempre con tutte le accortezze del caso, i vigili urbani hanno anche provveduto a rimuovere vere e proprie tendopoli, accompagnando gli interessati nelle aree predisposte per i servizi igienici e i servizi doccia, curati dalla Protezione Civile, come quello di via Manzoni”.

“Invito il Presidente del Consiglio comunale – ha concluso l’assessore Salvatore Colagiovanni – a portare tutti gli atti in Procura, perché non tollero che sia stata messa in dubbio l’onestà e la trasparenza di dipendenti comunali, che lavorano per noi da quasi trenta anni. Noi non abbiamo nulla da nascondere e, se necessario, lo dimostreremo in tutte le sedi”.

A prescindere da tutto, anche se l’interpellanza non lo richiedeva, l’assessore Salvatore Colagiovanni ha anche reso noto l’incasso della fiera, che è stato pari a € 114.343,14 a titolo di ‘Contributo festa’ e di € 6.050,58 a titolo di Cosap con il notevole incremento rispetto all’edizione 2014 del Corpus Domini, che era stato di circa € 94.000.

“La mia interpellanza – aveva spiegato il consigliere pentastellato, Simone Cretellaè nata il sabato di Corpus Domini, quando ho visto con i miei occhi, e me ne assumo ogni responsabilità, che i controlli erano tutt’altro che efficaci. I funzionari comunali e gli agenti della Polizia Municipale non chiedevano il documento di riconoscimento. Addirittura ho visto che a un ambulante, uno straniero, hanno fatto scrivere il suo nome su un foglio. Inoltre, non chiedevano nemmeno la licenza per vendere, però l’addetto comunale ritirava comunque il contributo, senza considerare lo spazio occupato. Io pretendo la massima trasparenza e tracciabilità, che a mio avviso non è ravvisabile”.

red.CBlive

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