Cronaca

Lotta alle bufale, ai complotti e alle cospirazioni del web. A tu per tu con Luca Menichelli del CICAP Abruzzo-Molise

Luca Menichelli, presidente del Cicap Abruzzo-Molise
Luca Menichelli, vicepresidente del Cicap Abruzzo-Molise

MARIA CRISTINA GIOVANNITTI

Possiamo parlare di una vera e propria banking delle bufale, ovvero tutte quelle teorie spacciate per scientifiche a cui non viene data nessuna dimostrazione attendibile. Oppure facciamo riferimento a tutte quelle nozioni fasulle ma diffuse per vere che, più semplicemente, sono ‘disinformazione’. Ecco che nell’era del web ognuno di noi si imbatte in video, foto, notizie che fomentano la disinformazione, foraggiate spesso da personaggi della rete che ne fanno da cassa di risonanza e se non vengono sostenuti incitano la rete al linciaggio mediatico.

IL COMPLOTTISMO COME EFFETTO COLLATERALE DEL WEB – Parliamo di guerre mondiali, cospirazioni in ogni luogo, complotti e – nel peggiore dei casi – teorie sulla forza del pensiero che, senza bisogno di cure, fanno guarire dai tumori. Su questo genere e gravità esistono vere e proprie pagine facebook come quella di “La nostra salute è sotto attacco”, in cui si riporta, ad esempio, il caso dell’attrice Eleonora Brigliadori che ha sconfitto il cancro senza curarsi e come queste tante altre. Questi sono gli effetti collaterali del web 2.0 – così come se n’è parlato anche al Festival del Giornalismo di Perugia.

A tal proposito è nato il CICAPComitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni – sulle Pseudoscienze con l’intento di contrastare le bufale pseudoscientifiche. Delle loro attività e del loro ruolo anche nella nostra regione ce ne parla Luca Menichelli, vice presidente CICAP Abruzzo-Molise.

Perché nasce il CICAP? Il CICAP è stato fondato nel 1989 su iniziativa del giornalista scientifico Piero Angela come mezzo di controllo delle affermazioni sul paranormale. Inizialmente il comitato si interessava solo di questo tipo di fenomenologia attraverso lo studio scientifico dei fenomeni per poterne verificare eventuali veridicità. Contrariamente  a quanto molti affermano, il comitato non è nato per contrastare o negare le credenze sul paranormale, ma per studiare i fenomeni per verificare l’attendibilità delle affermazioni. Negli anni il comitato, che inizialmente era costituito solo da personaggi legati al mondo scientifico “accademico”, si è esteso a chiunque volesse collaborare in tutto il territorio nazionale. Gradualmente molte persone hanno portato le loro competenze e quello che inizialmente era nato come un comitato che si interessava solo di fenomeni paranormali ha assunto le vesti di un vero e proprio ente di controllo delle affermazioni pseudoscientifiche, dalle superstizioni alle medicine non convenzionali e ai complotti. Il nome CICAP al momento è acronimo di Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze.

Come vi sostenete? Il CICAP è un ente non lucrativo che non gode di alcun finanziamento pubblico e svolge le sue attività con i proventi derivati dalla quota associativa dei vari soci, dalla vendita di libri e da donazioni. Essendo una APS è possibile contribuire tramite donazione del cinque per mille sulla dichiarazione dei redditi, sul sito www.cicap.org tutti i dettagli per poter contribuire.

 Quali sono gli argomenti trattati? Diciamo che il CICAP si interessa di un po’ tutto quello che riguarda ciò che va contro il metodo scientifico. Il motto del comitato, coniato da Piero Angela, è “Per chi vuole capire, anziché credere” e in questa sola frase diciamo che è condensato tutto il raggio di azione del CICAP. Ma se si vuole essere più specifici diciamo che si interessa di tutta quella fenomenologia che potrebbe essere definita paranormale classica (superstizioni, UFO, mostri, fantasmi, leggende, cerchi nel grano, psicocinesi, chiaroveggenza, astrologia, paranormale religioso, profezie) o pseudoscienza (medicina alternativa, fonti energetiche alternative, OBE, NDE, radioestesia) o complotti (scie chimiche, falso allunaggio, attentati dell’11 Settembre 2001, Nuovo Ordine Mondiale). Diciamo che il campo è vasto, ma abbraccia semplicemente tutto quello che, dopo attento controllo, vede ridurre la propria attendibilità a zero.

Il vostro intento è anche quello di limitare la molta ‘disinformazione’ che circola? In che modo? Il CICAP organizza spesso eventi informativi su tutto il territorio nazionale attraverso l’operato dei volontari aderenti ai gruppi locali regionali. Inoltre non è raro vedere esponenti del Comitato come ospiti in trasmissioni televisive di ogni genere, molto attivi in questo caso sono Armando De Vincentiis, Psicoterapeuta e coordinatore del CICAP Puglia, Silvano Fuso, Chimico e coordinatore del CICAP Liguria e Massimo Polidoro, giornalista e scrittore oltre che Segretario Nazionale del Comitato. Gli stessi sono autori di vari libri inerenti gli argomenti trattati dal CICAP. Oltre a ciò il comitato distribuisce una rivista quadrimestrale , Query, che viene inviata su abbonamento con articoli di alto livello scientifico scritti da professionisti dei vari settori di interessi, un mezzo che definirei veramente didattico. Si veda il sito ufficiale della rivista www.queryonline.it .

Per gli interessati ogni anno il CICAP organizza un corso di “investigatori” del mistero, una vera e propria scuola che insegna come districarsi nei meandri della pseudoscienza. Ma il comitato non si interessa solo di didattica e divulgazione, ma partecipa attivamente allo studio dei fenomeni analizzando dati, visitando luoghi, partecipando alla raccolta di informazioni per poter dare una spiegazione scientifica a fenomeni ritenuti inspiegabili.

Per quanto riguarda l’Abruzzo e il Molise che progetti avete e quali sono le attività che promuovete? Il “neonato” gruppo CICAP Abruzzo/Molise è stato costituito, contro ogni forma di scaramanzia, Venerdì 17 Febbraio 2012 durante la Giornata Antisuperstizione. Malgrado la giovane età ci siamo mossi molto per poter portare il nostro messaggio, sia organizzando congressi e eventi, che partecipando a programmi televisivi di TV Locali. Siamo ancora in pochi, Ma stiamo crescendo e confidiamo nel fatto che il nostro impegno verrà ripagato. Il gruppo è ben costituito e possiamo contare sull’appoggio dell’Università D’Annunzio che fornisce supporto logistico per le manifestazioni. Il presidente del gruppo è il Professor Aristide Saggino, docente presso la facoltà di Psicologia della UDA, che è stato autore di vari articoli sulla rivista del CICAP ed è un eccellente divulgatore del pensiero scientifico, una di quelle persone che riesce ad ammaliare con le sue parole. I suoi interventi sono simpatici da seguire e mai noiosi. Abbiamo organizzato vari convegni insieme ad altre associazioni, ogni anno partecipiamo come relatori al festival della Scienza di Vasto, ogni venerdì 17 organizziamo la giornata Anti Superstizione, in cui gli intervenuti vengono invitati a passare sotto la scala, a rompere specchi, rovesciare il sale e altri comportamenti ritenuti portatori di sventura. La partecipazione è sempre alta e ripeteremo l’iniziativa il 17 Ottobre. Buona è la nostra presenza sulla stampa locale, ognuno nel suo piccolo partecipa spesso con interventi sui giornali locali. Ciò che manca, per ora, è una buona dose di interventi, diciamo, investigativi sui vari fenomeni, ma ci stiamo attrezzando.

In una regione piccola come il Molise che riscontri hanno bufale e disinformazione? Ogni regione ha le sue storie e le sue leggende e il Molise non ne è immune. Va da se che portare avanti indagini e iniziative in una zona non coperta non è cosa semplice. Speriamo di ampliare presto il numero dei nostri sostenitori sul territorio in modo da poter finalmente interessarci della bella regione molisana dove vi è referente il segretario del gruppo Francesco Ruggirello di Campobasso

 Ad esempio ai sostenitori di scie chimiche – e alle varie associazioni molisane che le sostengono – e che denunciano sempre più spesso con foto, irrorazioni anche sul cielo molisano, che risponde? Rispondo di informarsi, senza pregiudizio, su documenti scientifici e non su you tube come avviene nella realtà. E propongo l’organizzazione di un dibattito pubblico in cui si possa discutere pacificamente di una questione complessa come quella delle Scie Chimiche, una di quelle che personalmente amo definire “neo superstizione” non perché sono un elemento pagato dal sistema per fare disinformazione, accusa che muovono spesso i sostenitori della teoria delle scie chimiche nei miei confronti, ma perché in sette anni che mi occupo del problema non ho ancora trovato dei veri dati obiettivi che avallino la teoria e centinaia di dati oggettivi per confutarla. Alla luce dei fatti non ci sono vere prove verificabili, scientifiche intendo, e il tutto si risolve con “guardate il cielo” o “ vi sembra normale ciò?” invitando alla visione di video che non spiegano nulla di concreto ampiamente confutati sia dalla Chimica, dalla Fisica e dal buon senso. Sia chiaro che, come loro, anche io considero le scie come “cicatrici nel cielo”, anche io preferirei vedere cieli azzurri anche in virtù del fatto che non ritengo quelle scie perfettamente innocue, inquinano questo nessuno lo nega, ma mi oppongo, dati alla mano non chiacchiere, all’ipotesi di un’azione mondiale di geoingegneria clandestina attraverso scie chimiche. Spero qualcuno mi dia l’opportunità di un confronto costruttivo, l’ho proposto a 35 persone ed ho avuto 35 rifiuti fino ad ora.

Per i molisani che volessero aderire, cosa bisogna fare? Andare sul sito www.cicap.org in cui trovano tutte le informazioni e, mi faccia fare un po’ di pubblicità narcisistica, consiglio un sito che si occupa degli argomenti trattati dal CICAP che è molto interessante ed ha avuto feedback molto positivi da enti di ricerca anche stranieri per la competenza e completezza degli articoli: www.scetticamente.it.

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2 Commenti

  1. Era ora, non se ne poteva più di complottari e sciacomici. Stai pur tranquillo che il numero di chi ti da picche crescerà, sono leoni da tastiera, senza computer non sanno discutere.

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