Cronaca

Sempre più bambini ne soffrono ma in Molise il Centro di Diabetologia Pediatrica rischia la chiusura

Le malattie croniche sono in costante aumento in Italia e la gestione della cronicità rappresenta una sfida importante per la sostenibilità del nostro Servizio Sanitario nazionale.

Tra le malattie croniche il diabete è considerata una delle tre emergenze sanitarie mondiali e in Molise, il diabete soprattutto in età pediatrica è in forte crescita. “La chiusura del Centro di Diabetologia Pediatrica, l’unico di rifermento regionale, – commentano da CittadinanzAttiva – inciderebbe notevolmente sul percorso di cura dei bambini e delle bambine e sulla loro qualità di vita.

Si  creeranno inoltre   gravi conseguenze di interruzione anche dei servizi di Specialistica, come la Diabetologia Pediatrica, la  Celiachia, la Fibrosi Cistica, e la mancata presenza   dei medici pediatri comporterà l’assenza di consulenza pediatrica al Pronto Soccorso, oltre ad una forte migrazione del paziente e della sua famiglia in altra Regione, con ulteriori disagi economici e di equilibrio familiare. 

Le patologie croniche richiedono un approccio assistenziale diverso dall’acuto perché necessitano di interventi per periodi di lunga durata e prevedono una forte integrazione con il SSN.  Il Piano Nazionale della cronicità è centrato sulla persona e orientato su una migliore organizzazione dei servizi”.

“La mancata attuazione del Piano Nazionale della Cronicità da parte della Regione Molise, adempimento previsto a dicembre 2020, – dicono ancora da CittadinanzAttiva – nega un sistema di cure centrato sulla persona, e in particolare, sulla realizzazione di progetti di cura personalizzati a lungo termine.

Cittadinanzattiva invita il Commissario ad Acta, con una nota, ad una riflessione sulla tenuta del Centro, con una attenta  riorganizzazione dei servizi mirata ai bisogni del cittadino,   alla restituzione dei locali della Pediatria utilizzati per la gestione Covid con una implementazione dei posti letto, ed una razionalizzazione della spesa. Una scelta contraria provocherà una ulteriore sfiducia dei cittadini verso le Istituzioni”.

Redazione

CBlive

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