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“L’eredità di Falcone e Borsellino”, alla Montini una mostra itinerante sulla legalità. Il pm Venditti: “Il Molise non è estraneo alla mafia”

Falcone e BorsellinoANDREA VERTOLO

Lotta alle mafie e rispetto della legalità, sono questi i temi principali rappresentati nella mostra fotografica itinerante intitolata “L’eredità di Falcone e Borsellino”. Il percorso fotografico, inaugurato oggi, mercoledì 1° febbraio 2017, è stato ospitato dall’Istituto Comprensivo Leopoldo Montini a Campobasso e resterà aperto al pubblico fino a venerdì 3 febbraio. Il progetto, realizzato dall’Ansa e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha l’obiettivo di far crescere il confronto e il dibattito nelle scuole su queste importanti e sempre attuali tematiche.

Sono 150 le fotografie scelte per raccontare la storia dei due giudici assassinati dalla mafia negli anni ’90. Foto che mostrano la vita di Falcone e Borsellino dagli anni dell’università fino alla stagione dei maxi processi.

“Il contrasto alle mafie è un progetto di vita che questa scuola ha deciso di intraprendere – ha spiegato la dirigente scolastica Agata Antonelli – perché solo le idee che camminano sulle gambe degli altri, come ci ha insegnato Giovanni Falcone, possono produrre cambiamento. Il progetto legalità che questa scuola sta affrontando è un progetto trasversale, che abbraccia tutte le discipline, perché siamo convinti che la legalità non sia qualcosa da relegare a semplici attività ma è un cambiamento di idee e stile di vita. Gli studenti – ha continuato la Antonelli – sono entusiasti, hanno una grande motivazione e mostrano sempre molta attenzione. Molti di loro hanno affrontato una bellissima esperienza sulla nave della legalità anni fa e, oggi, questa mostra rappresenta l’incoronamento di un grande lavoro svolto su questo tema”.

Presente al taglio del nastro anche il giudice Rossana Venditti, la quale ha sottolineato come – “questa mostra rappresenti una presenza qualificata sul territorio”. “Una scuola come la Montini, che ha fatto della legalità un contenuto concreto della propria offerta formativa, – ha detto – rappresenta un valore importante. Questa iniziativa – ha continuato la Venditti – è il frutto di un lavoro svolto negli anni. Falcone e Borsellino, in questo senso, non sono due personaggi distanti, ma sono presenze amichevoli che questi ragazzi hanno potuto con il tempo apprezzare e sentirli vicini”.

Sulle possibili infiltrazioni mafiose nel Molise il magistrato ha poi evidenziato come “rispetto alla presenza di criminalità organizzata sul nostro territorio non bisogna mai abbassare la guardia e dare per scontato che il Molise ne sia immune. Bisogna sorvegliare, cogliere precocemente i segnali di un’infiltrazione che è prevalentemente di tipo economico. La mafia non si avvale di attentati o manifestazioni eclatanti, ma in un territorio come il nostro il suo ingresso è strisciante e,quindi,  le manifestazioni da cogliere devono essere quelle delle cointeressenze economiche sospette. Per fare questo – ha concluso la Venditti – serve molta professionalità anche nella polizia giudiziaria, la quale deve avvalersi di personale altamente formato per questo tipo di investigazione”.

Redazione

CBlive

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