Zone Economiche Speciali, Fanelli: “Approvato l’emendamento parte la fase due. Già al lavoro per favorire le nostre aree”

Il segretario regionale del Partito Democratico, Micaela Fanelli
Il segretario regionale del Partito Democratico, Micaela Fanelli

La Commissione bilancio Senato, al lavoro sul decreto mezzogiorno, nella sua ultima seduta ha parzialmente recepito alcune delle proposte avanzate sul testo dall’Anci mentre su alcune altre per ora si è limitata solo a formulare un giudizio di ammissibilità.

L’emendamento andato in porto, seppur con una formula che per essere compresa nei suoi esatti contorni necessiterà di ulteriori approfondimenti, ha per oggetto l’allargamento a tutte le otto regioni del Mezzogiorno dell’istituto delle Zone Economiche Speciali (ZES), definite negli articoli 4 e 5 del testo in esame e ab origine riguardante solo le cinque regioni meno sviluppate. Sullo stesso istituto, un altro emendamento ANCI prevedeva l’inserimento della figura del Sindaco nel Comitato di indirizzo della ZES, ma ad oggi non risulta ancora essere stato preso in considerazione. Se ne riparlerà forse martedì 25 luglio, quando riprenderà l’esame del provvedimento.

“Un provvedimento particolarmente importante proposto dal Consiglio dei Ministri e in fase di recepimento da parte del Parlamento che ha molti elementi di novità e che come Anci valutiamo positivamente” ha commentato Micaela Fanelli, sindaco di Riccia, capo delegazione dell’Anci al Comitato delle Regioni.

“Sono diverse le norme di sicuro interesse per i territori contenute nel testo. Ed anzi per rafforzare l’impatto complessivo del provvedimento – ha proseguito Fanelli Anci ha formulato alcune proposte integrative e predisposto alcuni rilevanti emendamenti. Vorrei soffermarmi su quelli riguardano le città portuali e la neo istituite zone economiche speciali, poiché sono gli unici che per ora hanno avuto un riconoscimento, seppur parziale, da parte della Commissione”.

“L’intervento ZES si propone l’obiettivo di favorire l’inter modalità del mediterraneo per riuscire a sviluppare dal punto di vista economico non solo le città portuali ma anche le parti retrostanti favorendo gli investimenti privati. In tal senso, i nostri emendamenti avevano l’obiettivo di allargare la platea dei Comuni portuali e Delle aree in generale da coinvolgere nonché di rafforzare la governance degli organi di governo attraverso l’inserimento del Sindaco nell’organismo di governance della ZES. Con l’accoglimento seppur parziale dell’emendamento ‘allargamento’, un numero maggiori di città portuali e di aree avrà la possibilità di sfruttare i benefici e le opportunità di sviluppo connesse all’istituto. Per restare solo al mio territorio, per esempio, anche città come Termoli e Pescara, ma non solo – ha aggiunto Fanelliprima escluse, oggi potranno essere beneficiarie di questa tipologia di intervento che prevede incentivi, soprattutto per nuovi insediamenti, e semplificazioni amministrative. In sostanza le cose che le imprese chiedono per fare investimenti produttivi e generare nuova occupazione”.

“Valutiamo quindi molto positivamente l’interlocuzione con il Governo, per il tramite del ministro De Vincenti, e con la Commissione bilancio del Senato – ha sottolineato il sindaco di Ricciache hanno dimostrato grande sensibilità per la risoluzione delle questioni che riguardano le regioni del sud Italia che potevano rimanere escluse dalla prima versione del decreto, aprendosi così all’idea di Anci di vedere più città e aree beneficiarie di questo tipo di strumento”.

“Sull’inserimento della figura dei sindaci dei Comuni interessati  in seno al Comitato di indirizzo ZES (così come sulle altre proposte ANCI ritenute ammissibili ma ad oggi non prese ancora in considerazione), – ha precisato in ultimo il sindaco Fanelliin attesa di vedere cosa succederà alla ripresa dei lavori, è molto importante tuttavia ribadire che i sindaci sono comunque il punto di riferimento per tutto quello che riguarda lo sviluppo economico e sociale del territorio che governano e che il loro coinvolgimento è sempre necessaria per concepire qualsiasi strategia di intervento”.

“Continueremo nel lavoro in più direzioni. Primo, inserendo più aree eleggibili in modo strategico e in collaborazione con i soggetti citati nell’articolo e con le procedure ivi previste. E affiancherei il Governo nella richiesta di fondi cospicui per farle decollare. Penso alla strategia di specializzazione intelligente prevista sui programmi nazionali”.

Infine, Fanelli annuncia l’organizzazione di un appuntamento di approfondimento e discussione da mettere subito in agenda per essere da supporto a regioni e governo.

“Ci farebbe piacere se il Ministro De Vincenti, insieme al senatore Santini e gli altri che si sono impegnati, a partire dal senatore Ruta, si confrontassero con noi per la migliore attuazione. Il lavoro di tutti è servito in questa fase è servirà ancora di più a seguire. Già ho sentito i sindaci Alessandrini e Sbrocca, e invitato la Regione Molise, lo Svimez e il centro-sud di Confindustria. Sto contattando i sindacati. Con tutti loro io e l’Anci ci continueremo ad adoperare per lo sviluppo del nostro territorio e il rilancio dell’occupazione”.

Di seguito, il testo dell’emendamento approvato:
Decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91 Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno.

4-bis. “Ogni regione, di cui al comma 4, può presentare una proposta di istituzione di ZES nel proprio territorio, o al massimo due proposte ove siano presenti più aree portuali che abbiano le caratteristiche di cui al comma 2. Le regioni che non posseggono aree portuali aventi tali caratteristiche, possono presentare istanza di istituzione di ZES solo in forma associativa, qualora contigue, o in associazione con un’area portuale avente le caratteristiche di cui al comma 2”.

Redazione

CBlive

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