Viadotto Bovara, Roberti risponde alla protesta dei sindaci: “L’iter per la risoluzione del problema è in corso”
La Provincia di Campobasso sottolinea come nell'area del cratere l'ente abbia finanziato quasi otto milioni di euro
La Provincia di Campobasso, in seguito alla protesta di alcuni sindaci sulla S.P. 159, sul viadotto ‘Bovara’, durante la mattinata di sabato 24 ottobre 2020, in una nota stampa, chiarisce quanto segue.
Così come ampiamente informato i primi cittadini – si legge nel comunicato stampa di Palazzo Magno – l’ente provinciale comunica come la SP 159 Viadotto ‘Bovara’ sia stata trasferita dall’Anas alla Provincia quindici anni fa, manifestando diversi cedimenti del piano stradale. Per risanare il dissesto è stato stanziato un finanziamento di 2.350.000 euro di fondi FSC 2014/2020 col progetto di fattibilità approvato dalla Provincia con Decreto n° 90 del 20 luglio 2018 e con lo stanziamento da parte della Regione Molise di 136.097,78 euro, necessari per conferire gli incarichi professionali al coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, per la verifica del progetto e per l’archeologo. Inoltre, è stato necessario eseguire una serie di indagini geologiche, sulla cui base è stato redatto il progetto dell’opera, comprensivo del progetto di strutture di parti del viadotto, sottoposto al parere della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio del Molise e alla verifica prevista dalla legge, affidata allo studio Ing. Masturzo di Salerno (visto l’obbligo di legge dell’affidamento a soggetto terzo qualificato). Quest’ultimo ha richiesto alcune modifiche e integrazioni al progetto, a cui la Provincia prontamente ha dato riscontro in data 22 settembre 2020. La Sovrintendenza ha dato parere positivo il 24 giugno 2020, trasmesso altresì allo studio Ing. Masturzo, che a breve dovrebbe far pervenire la verifica del progetto, propedeutica alla validazione dello stesso e alla cantierabilità dell’opera.
Tuttavia, la Provincia, in attesa dell’esecuzione definitiva, a breve, interverrà con lavori compatibili col dissesto, consistenti nella stesura di inerti e nel livellamento del piano viario.
“La Provincia di Campobasso non è ferma sulle materie di propria competenza e, in special modo, sulla viabilità provinciale – ha affermato il Presidente della Provincia di Campobasso, Francesco Roberti – Già nelle scorse settimane abbiamo illustrato lo status quo rispetto ad alcuni tratti viari. Gli uffici preposti lavorano, la parte politica non si è mai tirata indietro e ha sempre fornito risposte e chiarimenti”.
Negli ultimi due anni sono stati eseguiti – sottolinea la nota stampa – nell’area del cratere del 2002, lavori per 3.040.000 euro. Sono stati appaltati, da eseguire, lavori per 1.730.000 euro. Sono stati programmati tra il 2020 e il 2023, e ancora da eseguire, opere sulla viabilità provinciale per 3.180.000 euro, che portano il totale degli investimenti sulla sola viabilità provinciale della zona a 7.950.000 euro.
“La Provincia di Campobasso è intervenuta con particolare costanza nell’area del cratere e sul centro di Bonefro in particolar modo, come si evince in questa nota, dove l’ente, tra l’altro, nella programmazione pluriennale, ha previsto, per il 2023, opere di manutenzione straordinaria per 269mila euro. Effettivamente, su altri Comuni è intervenuta in minor modo e, dunque, nella programmazione pluriennale, magari, si terrà conto di tutte quelle zone su cui sinora si è intervenuto di meno”, ha affermato il presidente Francesco Roberti.
La Provincia di Campobasso, inoltre, sottolinea come i sindaci, così come il Prefetto di Campobasso, il Questore di Campobasso, la Regione Molise e il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Campobasso, siano stati già informati dello status quo rispetto alla situazione della viabilità provinciale.
In particolare, la Provincia di Campobasso, con due note, nelle scorse settimane, ha chiarito come, siano stati conclusi i cantieri della S.P. 63 ‘Cerrosecco’, tratto tra Bonefro e Santa Croce di Magliano (250mila euro); S.P. 166 ‘dei Tre Titoli’, tratto da Bonefro a Santa Croce di Magliano (700mila euro); S.P. 166 ‘dei Tre Titoli’, dissesto del ponte in prossimità dell’abitato di Bonefro (100mila euro); S.P. 166 ‘dei Tre Titoli’ tra Santa Croce di Magliano e i confini di regione (300mila euro); S.P. 40 ‘Adriatica’, tratto tra Santa Croce di Magliano e Rotello (50mila euro); S.P. 73b ‘II dir. Bifernina’, tratto dal centro abitato di Colletorto al confine di regione (450mila euro). Prossimo a essere ultimato il cantiere sulla S.P. 78 ‘Appulo Chietina’, tratto tra Montorio nei Frentani e innesto S.P. 63 ‘Cerrosecco’ (100mila euro). È stato appaltato ed è prossimo all’inizio dei lavori il progetto ‘Completamento Bonefro F.V. Biferno’ (un milione di euro). È stato realizzato il progetto, che necessita di intese Anas per la definizione degli innesti tra le viabilità di competenza, ‘Completamento Bonefro F.V. Biferno, Stazione FFSS di Bonefro’ (664mila euro). Nel 2020, inoltre, è stata eseguita l’opera ‘eliminazione del senso unico alternato per frana’ sulla S.P. 156 Larino – Comuni dell’Area (200mila euro) e devono essere eseguiti interventi di manutenzione straordinaria sulla S.P. 148 Santa Croce di Magliano – Rotello (260mila euro).
Nell’ambito dei fondi pluriennali Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono stati programmati, per il 2021, i seguenti interventi di manutenzione straordinaria: 71 Ripabottoni SS 87 (287mila euro) e 157 Morrone Ripabottoni (260mila euro).
Sempre riguardo alla viabilità provinciale, così come l’ente ha comunicato ai sindaci, agli enti e organismi preposti, a seguito dell’emergenza determinata dal terremoto dell’ottobre 2002, la Provincia ha eseguito, quale soggetto attuatore, l’intervento di ripristino di una strada esistente tra la Zona Industriale di Bonefro e il Comune di San Giuliano di Puglia, con un finanziamento di 611mila euro concesso dal Commissario Delegato, Presidente della Regione Molise, con Decreto n°12 del 2.5.2003.
L’intervento, emergenziale e temporaneo, fu necessario per consentire l’accesso alle aree del cratere sismico, evitando il centro abitato di Bonefro che presentava fabbricati danneggiati che incombevano sulla S.P. 166. L’emergenza e la temporaneità furono il presupposto imprescindibile anche per le autorizzazioni rese necessarie (Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza per i Beni Archeologici del Molise), dal momento che la strada ricade in larga parte sul tratturo Celano – Foggia.
I tecnici della Provincia hanno eseguito un recente sopralluogo e verificato che la strada presenta molteplici criticità e necessita di risanamenti dei dissesti con opere strutturali, bonifiche diffuse del sottofondo stradale, nonché di nuovi asfalti e di segnaletica. Tali interventi non possono essere eseguiti in quanto è terminata la fase emergenziale legata al sisma e sono venuti meno i presupposti eccezionali e urgenti che li avevano consentiti all’epoca tramite l’amministrazione provinciale, consentiti all’epoca, non competente su quel tratto. Peraltro le somme spese in virtù del finanziamento del Commissario Delegato non sono mai state accreditate alla Provincia, nonostante siano state rendicontate e richieste più volte alla Regione, né l’ente può utilizzare finanziamenti destinati ad altri interventi. Inoltre, eventuali problemi connessi alla transitabilità della strada non sono di competenza della Provincia, che non è l’ente proprietario, ma dei Sindaci dei Comuni di San Giuliano di Puglia e di Bonefro, quali Autorità di Sicurezza competenti per il territorio su cui ricade la strada.