Capuano vince l’ultima edizione della ‘Sigep Gelato D’Oro’. Il pasticcere riccese alla finale mondiale del 2016

OLYMPUS DIGITAL CAMERAIl riccese di origini sarde Antonio Capuano si è aggiudicato il primo posto nazionale, sezione pasticceria, nella competizione denominata ‘Sigep Gelato D’Oro’. La manifestazione, a cadenza biennale che si disputa in tutti gli anni dispari, è rivolta ai professionisti di quattro settori: gelatieri, pasticceri, chef e scultori di ghiaccio. I vincitori delle quattro categorie andranno ora a comporre la squadra italiana che parteciperà alla ‘Coppa del Mondo della Gelateria’ nel 2016.

Oltre a Capuano, docente  alla scuola ‘Arte Dolce’ di Rimini, la formazione comprenderà il cuoco Alberto Carretta, il gelatiere Giordy Luca Babbo e lo scultore del ghiaccio Amelio Mazzella di Regnella. La squadra selezionata avrà l’arduo compito di riconquistare il titolo, vinto dalla Francia nell’ultima edizione, dopo che i colori italiani erano saliti sul podio ben tre volte: nel 2006, nel 2008 e nel 2012.

Capuano ha iniziato la sua attività poco più che bambino presso la pasticceria del padre a Firenze, prendendo dimestichezza con un mestiere al quale si è appassionato sempre più. Così, all’età di 20 anni, la sua grande passione lo ha portato a frequentare corsi con i migliori maestri del settore, apprendendo nuove tecniche di lavoro che gli hanno permesso di compiere un ulteriore salto di qualità. Sempre più attratto dal mondo della pasticceria e del settore artistico, ha partecipato a diversi concorsi, dove con entusiasmo e creatività è riuscito ad ottenere notevoli risultati, come dimostrano i recenti successi.

“La selezione è stata dura e le prove impegnative – ha dichiarato il vincitore – ma rappresentare l’arte italiana del gelato nella competizione mondiale è per me un motivo di grande orgoglio e mi auguro che questo valga per tutti i riccesi. In particolare – ha concluso Capuano – ci tengo a ringraziare la grande disponibilità dimostratami dai proprietari del bar-gelateria ‘Il Giubileo’ di Riccia, che mi hanno permesso di utilizzare i loro locali durante l’intera fase di preparazione”.

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