Il sindaco Battista replica a Pilone: “Campobasso, con la diversità di opinione, manifesta maturità. Le barriere vanno abbattute e non costruite”

Antonio Battista
Antonio Battista

Il sindaco di Campobasso, Antonio Battista, ha replicato al consigliere comunale Francesco Pilone, che ieri, sabato 23 maggio 2015, aveva duramente attaccato il primo cittadino sull’argomento della famiglia naturale.

“Quando si parla di temi etici e delicati come la famiglia è logico che esistano sensibilità diverse: tutte meritano considerazione e su tutte vale la pena riflettere. Queste sensibilità, poiché coinvolgono la nostra società, vanno anche rispettate – così inizia la nota stampa di Battista -. Sarebbe riduttivo e meschino immaginare di ingabbiare concetti, che hanno a che fare con i sentimenti e la vita affettiva e quella familiare, in steccati estremamente rigidi, radicali e che francamente risultano emarginanti – prosegue il comunicato stampa -. Bene che qualche consigliere sia fiero del proprio pensiero. Ma deve essere consentito, a chi la pensa diversamente e a chi non vuole essere costretto a discutere esclusivamente nel perimetro che delimita la famiglia naturale, di essere orgoglioso del proprio pensiero e della propria maturità. Gli amministratori, però, oltre ad esprimere la propria posizione, devono essere garanti di coesione sociale e di diritti. Per tutti. Personalmente ritengo che ci sia maturità politica ovunque esista onestà intellettuale e nella mia maggioranza, quella che amministra Campobasso, l’onestà e la coerenza esistono sia tra coloro che hanno votato la mozione, sia tra coloro che l’hanno respinta. Poca onestà intellettuale intravedo, invece, in chi pensa di radicalizzare le posizioni per generare spaccature su un tema delicato qual è appunto la famiglia quale nucleo e pilastro della nostra società – conclude Battista -. Società che si evolve come si evolve la famiglia. Credo che oggi non si debba trovare nella difesa di uno status la ragione per autocelebrarsi e sono altrettanto convinto che occorra garantire alla nostra società la coerenza di percorsi decisionali che non siano escludenti. Campobasso, attraverso la diversità di opinione, manifesta molta maturità e io rispetto ogni singola posizione, senza alzare bandiere né muri insormontabili. Le barriere vanno abbattute, non costruite”.

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