L’analisi del mercato azionario a cura di Pasquale Ferraro

Maire-TecnimontMAIRE TECNIMONT: ricevuta offerta vincolante per l’acquisto della centrale a biomassa di Olevano Lomellina.

Maire Tecnimont S.p.A. ha annunciato (comunicato del 05/02/2014) di aver ricevuto un’offerta vincolante per l’acquisto della quota di maggioranza, pari al 66%, del capitale sociale di BiOlevano S.r.l. (BiOlevano), proprietaria della centrale a biomassa localizzata a Olevano Lomellina, da una cordata di imprenditori italiani. Il cda ha deliberato di procedere in esclusiva alla finalizzazione dell’operazione. La transazione, dalla quale si attende un incasso complessivo di circa €80 milioni, prevede: un incasso al closing di un ammontare pari a circa €56 milioni, comprensivo del ripagamento dei crediti vantati da società del gruppo Maire Tecnimont, una quota di €6 milioni da corrispondere in tre anni dalla data del closing, nonché un’ulteriore quota di circa €18 milioni soggetta al soddisfacimento di alcune condizioni. Il closing dell’operazione è soggetto, fra le altre, all’erogazione a BiOlevano di un finanziamento con struttura non recourse project financing, attualmente in fase di strutturazione da parte di un pool composto da alcuni dei principali istituti di credito nazionali. L’erogazione del finanziamento consentirà a BiOlevano di liquidare i debiti infragruppo esistenti nei confronti di società del Gruppo Maire Tecnimont. L’operazione è altresì soggetta a taluni adempimenti societari interni al gruppo Maire Tecnimont, nonché ad altre condizioni sospensive tipiche per questo tipo di operazioni. Il closing dell’operazione è previsto entro il 31 marzo 2015. Per Maire Tecnimont l’operazione rappresenta un importante avanzamento nel piano di dismissioni già annunciato al mercato. Per gli acquirenti questa operazione si inquadra in un progetto strategico per costituire un polo sulle energie rinnovabili che aggreghi e consolidi iniziative già esistenti nel settore. In questo contesto Maire Tecnimont fornisce il proprio contributo di partner tecnico mantenendo una partecipazione di minoranza.

Maire Tecnimont S.p.A. è a capo di un gruppo industriale (Gruppo Maire Tecnimont) leader in ambito internazionale nei settori dell’Engineering & Construction (E&C), Technology & Licensing e Energy Business Development & Ventures con competenze specifiche nell’impiantistica in particolare nel settore degli idrocarburi (Oil & Gas, Petrolchimico, Fertilizzanti) oltre che nel Power Generation e nelle Infrastrutture. Il Gruppo Maire Tecnimont è presente in circa 30 paesi, conta circa 45 società operative.

LA DORIA: nuovo massimo storico.

La Doria continua a macinare record e fa registrare un nuovo max storico a 12 euro. Il titolo negli ultimi sei mesi ha guadagnato circa il 120% (nel 2014 è stato uno dei cinque migliori titoli di Piazza Affari +108.2%), confermando la forza relativa anche rispetto all’indice. Le quotazioni sono state artefici di un prolungato rialzo in particolar modo l’acquisizione del 100% del capitale sociale del Gruppo Pa.Fi.al. Srl (diventando così il primo produttore italiano di sughi pronti a marchio private labels e tra i primi produttori Europei). Nella seduta odierna il titolo ha toccato quota 12 euro, importante area di resistenza che ha frenato la lunga corsa di La Doria. Possibili prese di beneficio nella prossime sedute ma discese fino a 10,40 euro non modificheranno la struttura rialzista del titolo. Al di sotto di tale soglia ci sarà la possibilità che le quotazioni tornino in area 9,50 euro. Il titolo La Doria ha archiviato l’ultima seduta in progresso del 3.13 %  a 11,54 euro (12 euro prezzo max giornata); ordini: 1273; controvalore:4.276.009,18.

TAMBURI: nuovo massimo storico.

 Bel rialzo per il titolo Tamburi Investment Partners dall’inizio dell’anno e che nell’ultima seduta ha fatto registrare un nuovo massimo storico a 3,048 euro. Se i prezzi trovassero la forza per attestarsi oltre quota 3 euro il rimbalzo acquisirebbe forza prospettando il raggiungimento dei target a 3,11 e 3,205 euro. La discesa sotto 2,75 euro comprometterebbe il quadro grafico del titolo, preludio al proseguimento verso il target a 2,62 euro. Tamburi ha acquistato tra il 26 e il 30 gennaio, 35.000 azioni proprie a un prezzo medio ponderato di 2,8410 euro, per un controvalore di 99.433,50 euro. Il titolo Tamburi Investment Partners ha archiviato l’ultima seduta in progresso del 1% a 3,01 euro (3,048 euro prezzo max giornata); ordini: 491; controvalore: 2.044.530,62.

 ENEL: torna al centro delle vendite.

 La brusca flessione di Enel ha condotto i prezzi sotto quota 4 euro, un movimento che però non ha modificato il quadro grafico del titolo. Nelle prossime sedute è necessario che i prezzi rimangano sopra quota 3,90 euro per scongiurare altre flessioni fino a quota 3,79 e successivamente a 3,70 euro. Mentre con una vittoria oltre la resistenza di 4,10 euro le quotazioni potrebbero ritornare in area 4,20 euro. Il titolo Enel ha archiviato l’ultima seduta in calo del 2.97%  a 3,916 euro (3,884 euro prezzo min. giornata); ordini: 18738; controvalore: 287.696.474,88.

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