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Parco del Matese, la mozione del PD per accellerare accelerare l’iter di formazione dell’Ente

C’è bisogno di dare attuazione al Parco del Matese, costituendo al più presto il Comitato interregionale degli enti e dei soggetti interessati per accelerare l’iter di formazione dell’Ente Parco, con lo scopo di raggruppare tutti i soggetti interessati, in primis i Comuni, per arrivare ad una proposta unitaria del perimetro e della zonizzazione del nuovo parco nazionale. È questa la richiesta contenuta nella mozione depositata in Consiglio Regionale dal Partito Democratico, che “impegna l’Assise ed il Presidente della Regione a promuovere una strategia unitaria con la Regione Campania per la rapida formazione del Comitato e ad individuare tre consiglieri che, insieme all’assessore regionale all’Ambiente, avviino immediatamente tutte le iniziative e gli atti necessari per la sua costituzione”.

Un rapido avvio del Parco Nazionale del Matese le parole della consigliera regionale Micaela Fanelli – rappresenta una formidabile opportunità di sviluppo economico e sociale per le popolazioni locali, in un territorio che più di altri soffre oggi della crisi economica e dell’assenza di prospettive, attraverso la gestione sostenibile delle sue ricchezze naturali, riconoscendo loro, tra l’altro, il ruolo di custodi di queste ricchezze. Per questo occorre coinvolgere nel processo di perimetrazione e costituzione dell’Ente Parco, oltre il Ministero dell’Ambiente, anche gli Enti Locali e tutti gli stakeholders del territorio, partendo dalla perimetrazione proposta da Legambiente, già illustrata alle amministrazioni comunali molisane coinvolte. Nulla più impedisce di iniziare e portare a termine questo importante lavoro, dopo che nella passata XVII Legislatura è stato approvato in via definitiva nella legge di stabilità 2018 del 27 dicembre 2017 n. 205 l’emendamento di modifica proposto dal Pd dell’art. 34 della L. n. 394/1991 che istituisce il Parco Nazionale del Matese. Anche perché esistono già le prime coperture finanziarie, individuate nella legge di stabilità 2018 e vistate dalla stessa Ragioneria di Stato e dal Ministero dell’Economia e Finanze. Ed altre possono essere intercettate, secondo il Rapporto Mountain areas in Europe (Nordregio, 2004), nelle politiche di coesione europea, che prevedono strumenti finanziari per migliorare l’accessibilità, promuovere e sviluppare le attività economiche connesse al patrimonio esistente, incentivare l’uso delle risorse, incoraggiare il turismo sostenibile”.

“Dunque, al lavoro, – ha concluso la Fanelli – con l’obiettivo di assicurare al più presto all’area del Matese non solo una vera valorizzazione delle sue risorse ambientali, ma anche uno sviluppo economico capace di creare posti di lavoro direttamente ed indirettamente connessi al Parco Nazionale del Matese”.

Redazione

CBlive

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