Riccia, il parco intitolato ai donatori Avis. Il sindaco Fanelli: “Un giusto riconoscimento”

riccia parco donatori avisL’amministrazione comunale di Riccia dà un nuovo nome al parco cittadino: si chiamerà ‘Parco del donatore’: “Ho proposto – ha affermato con soddisfazione il sindaco Micaela Fanellidi accogliere con convinzione l’istanza presentata dall’AVIS di Riccia per ottenere l’attribuzione della denominazione toponomastica di Parco del Donatore” in riferimento al parco cittadino ubicato nelle adiacenze di Piazza San Giuseppe Marello. “Con questa intitolazione vogliamo esprimere il vivo ringraziamento alla meritoria opera compiuta negli anni dall’AVIS di Riccia, e che prosegue grazie a un impegno che gratifica l’intera comunità”.

La proposta è stata accolta all’unanimità in Consiglio comunale, dopo la richiesta formulata dal Presidente dell’Associazione Volontari  Italiani Sangue (AVIS), Sezione di Riccia, il quale ha presenziato in aula consiliare e a nome dell’Associazione  ha espresso  il ringraziamento più sentito per la decisione. La delibera è già stata trasmessa al prefetto di Campobasso. Va sottolineato che l’Avis Riccia si farà carico, naturalmente di concerto con il Comune, della manutenzione del parco, che in precedenza era privo di una denominazione.

Il nostro vuole essere un plauso – spiega il sindaco Fanelli – anche all’attività di quanti in passato hanno promosso la donazione del sangue ed hanno tracciato la strada”. Inoltre, la proposta è ancor più apprezzabile perché “l’intitolazione del parco  non è specificatamente all’AVIS, ma alla figura generale e simbolica del ‘Donatore’. Questo significa che il riconoscimento è indirizzato a chiunque compia atti di solidarietà verso gli altri, nelle forme più diverse. Infine – aggiunge Fanelli –  ci piace molto l’idea di individuare un luogo che rappresenti la vita ed il futuro perché destinato, tra l’altro, ad accogliere i bambini che giocano sereni. E sarebbe assai positivo – conclude – che anche traendo spunto dall’intitolazione attribuita al parco, i genitori possano insegnare ai loro piccoli il valore del donarsi e del riconoscere e valorizzare le ragioni dell’altro”.

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