Rifiuti a Montagano, il Codacons annuncia appello al Consiglio di Stato: “Massima attenzione per il rischio di rifiuti da fuori regione”

L'avvocato Massimo Romano
L’avvocato Massimo Romano

Il Codacons annuncia l’appello al Consiglio di Stato contro la sentenza con la quale il Tar Molise ha dato il via libera alla decisione della Regione di ampliare di ben cinque volte l’impianto di trattamento dei rifiuti di Montagano, in deroga al piano regionale dei rifiuti e senza alcun coinvolgimento né del Consiglio regionale, né della Provincia, né del Comune di Montagano né dei cittadini.

“Contrariamente a quanto dichiarato dal Presidente della Regione e dall’Assessore al ramo – si legge in una nota stampa dell’avvocato Massimo Romano –, il Giudice amministrativo non è entrato nel merito della questione ma si è limitato, invece, a dichiarare una presunta carenza di interesse del Codacons senza invece confermare né la correttezza né la bontà della scelta di ampliamento dell’impianto, come erroneamente affermato nel comunicato stampa da Frattura e Facciolla che in modo del tutto inappropriato hanno parlato addirittura di sentenza esemplare. Proprio per tali ragioni sostanziali (volte ad impedire che nella discarica di Montagano vengano trattati rifiuti provenienti da fuori regione), ragioni che ad avviso degli avvocati Pino Ruta e Massimo Romano restano ad oggi oltremodo attuali, è necessario impedire, ancora una volta, così come è accaduto con le autorizzazioni delle biomasse di Campochiaro, non soltanto che si proceda alla realizzazione, nel Comune di Montagano,  a poca distanza dal fiume Biferno, di un impianto portato ad una capienza di 50.000 tonnellate di rifiuti l’anno, ma che tale scelta venga calata sulla testa dei cittadini e delle amministrazioni senza alcun coinvolgimento sociale ed istituzionale, in deroga al piano regionale dei rifiuti, in assenza di qualsivoglia valutazione tecnico ambientale (VIA o VAS), con un investimento di 10 Milioni di euro,  a carico dei cittadini, 7,5 dei quali dovrebbero essere cofinanziati dalla Comunità Montana (ente, peraltro, commissariato ed in liquidazione).

L’attenzione del Codacons, peraltro, è massima rispetto al rischio che giungano in Molise rifiuti da fuori regione, con tutti i rischi ambientali e sociali che ciò immancabilmente comporta, posto che l’impianto in questione dovrebbe e potrebbe addirittura trattare quantitativi di rifiuti addirittura maggiori rispetto a quelli prodotti in ambito regionale.

Spieghino – conclude il comunicato stampa –, pertanto, il Presidente e l’Assessore Facciolla da dove saranno importati i maggiori quantitativi destinati all’impianto di Montagano, cosicché tutti i molisani sappiano se la loro volontà è quella di rendere il Molise regione importatrice di rifiuti”.

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