Riforma appalti, Di Niro (Acem): “Occorre chiarezza e responsabilizzazione per la semplificazione della disciplina”

Corrado Di Niro
Corrado Di Niro

“Il recepimento nel nostro ordinamento delle direttive europee deve essere un’occasione per un’evoluzione della nostra cultura legislativa in materia di appalti”, commenta il Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro, alla notizia del probabile inizio dell’iter legislativo sulla Riforma del Codice Appalti.

“L’obiettivo – prosegue Di Niro – è quello di superare una legislazione frammentaria e stratificata, che pretendeva di regolare minuziosamente ogni istituto, meccanismo, fase dell’appalto per passare ad un sistema normativo più semplificato e leggero caratterizzato da regole più di indirizzo e di principio”.

E aggiunge: “Non è sufficiente una semplificazione delle norme esistenti, ma è necessario riscrivere completamente la materia all’insegna della trasparenza, della correttezza e della responsabilizzazione soggettiva degli operatori e delle stazioni appaltanti, in quanto al momento ci sono tante norme ed enti controllori che si sovrappongono tra loro e che spesso creano solo incertezza nell’azione delle nostre imprese”.

Infine il Presidente dell’ACEM commenta l’incontro avuto a Isernia con il Vice Ministro Nencini: “Anche in occasione dell’incontro con il Vice Ministro Nencini, svoltosi a Isernia il 10 luglio scorso, ho evidenziato la necessità di una nuova disciplina della qualificazione per gli appalti pubblici, più semplice e soprattutto meno costosa per le imprese, visto che il sistema attuale SOA, non è riuscito né a migliorare l’efficacia selettiva, né a sburocratizzare la produzione di documenti comportando solo costi su costi per le aziende; inoltre ho evidenziato la necessità di superare anche l’istituto dell’avvalimento che oggi consente a chi è semplicemente iscritto alla Camera di Commercio e magari nulla sa di edilizia, di farsi prestare i requisiti e partecipare a gare di appalto di qualsiasi importo a discapito delle imprese che hanno maturato negli anni  requisiti di alta professionalità”.

Intanto, l’ACEM sta lavorando ad un documento da presentare al Governo nazionale sulle posizioni dell’Associazione in merito alla riforma degli appalti in atto.

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