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Inizia la settimana calda della politica italiana: 1.009 Grandi Elettori chiamati a eleggere il nuovo Presidente della Repubblica

Prima giornata di voto per l’elezione del successore di Sergio Mattarella al Quirinale. Le urne apriranno alle 15.45 di oggi, lunedì 24 gennaio 2022.

Le forze politiche, nelle ultime settimane, non sono riuscite a trovare l’accordo. L’ex premier Silvio Berlusconi si è ritirato dalla contesa nella giornata di sabato, il centrosinistra guarda a Riccardi.

Le prime tre votazioni dovrebbero dare un nulla di fatto. Dalla quarta votazione, quando bastano 505 voti sui 1.009 grandi elettori, potrebbe trovarsi la quadra. Nel prossimo fine settimana, dunque, l’Italia potrebbe avere il nuovo Presidente della Repubblica.

Tra i grandi elettori, i senatori molisani Luigi Di Marzio (Gruppo Misto) e Fabrizio Ortis (Gruppo Misto), i deputati Antonio Federico (Movimento 5 Stelle), Rosalba Testamento (Movimento 5 Stelle), Giuseppina Occhionero (Italia Viva), Annaelsa Tartaglione (Forza Italia), il governatore Donato Toma (Forza Italia), il Presidente del Consiglio regionale, Salvatore Micone (UdC), e il consigliere regionale Andrea Greco (Movimento 5 Stelle).

Se al Quirinale dovesse finire il premier Draghi, allora vorrà dire che le forze politiche avranno trovato anche l’accordo per portare al termine la legislatura, che si concluderà nel marzo 2023.

«Il Presidente della Repubblica deve essere una figura di specchiata moralità, alto spessore tecnico, garante dei principi e valori costituzionali. Noi parlamentari nel gruppo misto all’opposizione del governo Draghi abbiamo indicato il nome di Paolo Maddalena, magistrato, giurista e Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale. Siamo convinti che una personalità irreprensibile e prestigiosa come la sua possa ricreare tra gli italiani quei sentimenti di comunione, solidarietà e appartenenza che, negli ultimi due anni di pandemia, per varie ragioni, sono andati perduti. Per me sarà una grande responsabilità ed emozione essere presente al più importante appuntamento istituzionale di questa legislatura». Lo dichiara Rosa Alba Testamento, deputata molisana del Gruppo Misto, fuoriuscita dai 5 Stelle dopo l’appoggio del Movimento al Governo Draghi.

 

«In questi giorni –  continua la parlamentare –  sono circolati e continuano a circolare vari nomi. Da Berlusconi, la cui resa e ritiro della candidatura è anche e soprattutto merito di “Alternativa”, poi il “Sultano” Mario Draghi, la Presidente del Senato Casellati, Pierferdinando Casini, Letizia Moratti, Giulio Tremonti, Giuliano Amato, tutti, per motivi ovviamente diversi, irricevibili. Noi abbiamo proposto Paolo Maddalena, perché la sua opera di magistrato, docente universitario e giudice costituzionale è stata sempre indirizzata alla difesa dei beni pubblici e demaniali, della legalità, della sovranità popolare e della nostra Costituzione. Per queste ragioni – prosegue –  riteniamo sia una figura sulla quale tutte le forze politiche dovrebbero convergere. Il nostro, dunque, è un invito a sostenere questo nome importante, ma anche un messaggio rivolto a tutti coloro che ancora brancolano nel buio e si sentono costretti a subire le pressioni dei diktat di partito. Con Maddalena si eleggerebbe Capo dello Stato un grande difensore dei diritti degli italiani», conclude Testamento.

Redazione

CBlive

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